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'Al ballottaggio niente intese', la corsa per le elezioni a Roma

'Al ballottaggio niente intese', la corsa per le elezioni a Roma

Calenda, Gualtieri, Michetti, Raggi al confronto del Messaggero

ROMA, 22 settembre 2021, 19:17

di Giulia Marrazzo

ANSACheck

Da sinistra in alto: Virginia Raggi e Roberto Gualtieri Da sinistra in basso: Enrico Michetti e Carlo Calenda - RIPRODUZIONE RISERVATA

Da sinistra in alto: Virginia Raggi e Roberto Gualtieri Da sinistra in basso: Enrico Michetti e Carlo Calenda - RIPRODUZIONE RISERVATA
Da sinistra in alto: Virginia Raggi e Roberto Gualtieri Da sinistra in basso: Enrico Michetti e Carlo Calenda - RIPRODUZIONE RISERVATA

In quattro per il Campidoglio. Oggi al confronto organizzato da Il Messaggero, i 4 principali candidati a sindaco di Roma hanno provato a mettere il piede sull'acceleratore e a dare il via allo sprint finale. Carlo Calenda, Roberto Gualtieri, Enrico Michetti e Virginia Raggi hanno messo sul piatto le proprie idee per la città precisando tutti, per ora, che non chiederanno apparentamenti per il ballottaggio, traguardo che ognuno di loro si sente certo di tagliare. Enrico Michetti, per la prima volta ad un confronto dopo quello di luglio abbandonato in corsa, e Virginia Raggi sottolineano di avere fatto "l'accordo con i cittadini", Calenda punta sulla natura civica della sua candidatura - "la maggior parte dei miei candidati non sono mai stati iscritti ad un partito"-, Gualtieri invece si vede già in corsa per la tappa finale con candidato di centrodestra che, dice, "è sostenuto da forze anti governo Draghi, anti Europa, anti Green pass, e Roma non puo' essere governata da questa classe dirigente".
    Tattica elettorale a parte i 4 sfidanti vengono incalzati sui problemi della città. E anche su questo sembrano convergere. Per tutti le priorità sono la pulizia di Roma, l'attenzione alle periferie, i fondi del Pnrr, la qualità del turismo nella Capitale e l'attenzione alle donne. "Farei un piano di pulizia straordinario da 38 milioni verificando lo stato generale delle metropolitane di Roma e mi occuperei del decoro urbano", ha detto il leader di Azione. Anche per il dem Gualtieri serve "una pulizia straordinaria della citta', un piano per la cura del verde pubblico, una riorganizzazione di Ama su base municipale".
    Il candidato del centrodestra parla di periferie con un "assessore che si occupi di ricucire la citta', avvieremo lo smaltimento dei condoni e le affrancazioni". Raggi invece annuncia che convocherà "un tavolo operativo con le forze imprenditoriali delle città per organizzare i fondi del Pnrr r i grandi eventi come Giubileo 2025 e Expo 2030" e darà continuità alle iniziative già in campo. Anche il rilancio del turismo, dopo la tragica pausa forzata causa Covid, sta a cuore ai candidati. La sindaca pentastellata rivendica "l'arrivo di grandi gruppi internazionali che stanno acquistando catene di super lusso" ma non sono dello stesso avviso i competitor: per Gualtieri serve "un salto di qualità poiché il turismo a Roma oggi è basato su alto consumo del territorio e basso valore aggiunto", Calenda vede necessari investimenti, "una regolamentazione dell'offerta ricettiva e una riorganizzazione dell'offerta culturale", per Michetti prioritaria "è la pianificazione e la logistica del turismo e la lotta all'abusivismo". Insomma un dibattito sereno, qualche piccola scaramuccia tra Gualtieri e Calenda sui rifiuti, e anche tra il dem e Raggi sulla gestione della pandemia.
    La sfida per Roma è aperta e il primo step non è lontano.
   

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