(ANSA) - ROMA, 03 AGO - La Cina invita tutti i Paesi a
difendere un equo, giusto, aperto e non discriminatorio
contesto imprenditoriale e a rifiutare fermamente le
discriminazioni nel campo della cooperazione scientifica e
tecnologica, proprio come fanno nel respingere le
discriminazioni razziali.
Lo ha detto Wang Wenbin, portavoce del ministero degli Esteri
cinese, rispondendo a quanto riportato dai media
sull'ambasciatore degli Stati Uniti a Brasilia, che ha avvertito
delle "conseguenze" qualora il Brasile dovesse scegliere il
colosso tecnologico cinese Huawei per lo sviluppo della sua rete
5G.
Wang nel corso di una conferenza stampa ha riferito che di
recente alcuni politici statunitensi, come il segretario di
Stato Mike Pompeo, hanno ripetutamente fatto pressioni su altri
Paesi per escludere Huawei. "Le accuse mosse da alcuni politici
statunitensi come Pompeo riguardanti imprese cinesi sono
totalmente prive di fondamento", ha affermato.
Washington ha accusato Huawei di minacciare la sicurezza
nazionale degli Stati Uniti. Ma come risulta, negli ultimi 30
anni, Huawei ha costruito oltre 1.500 reti in oltre 170 Paesi e
regioni in tutto il mondo. Non c'e' stato un solo incidente
relativo alla sicurezza informatica simile, come i casi Snowden
e WikiLeaks, ne' c'e' stato un solo monitoraggio della rete e
un'attivita' di sorveglianza simile a quella dell'incidente
"Prism-gate". Wang ha dichiarato che nessun Paese ha alcuna
prova che Huawei inserisca delle "backdoor". (ANSA).
Telecomunicazioni, calano ricavi ma boom investimenti
Rapporto Asstel. Guindani, Recovery fund strumento per soluzioni