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Con il 5G la telemedicina mette il turbo

Da dispositivi indossabili a consultazioni online,più efficienza

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 18 AGO - Il 5G si fa carico di una vera e propria trasformazione tecnologica del settore sanitario, che apre alla possibilità di creare nuove catene del valore, avviando partnership a beneficio dell'intero ecosistema. Anche oggi, chi vive nelle aree rurali, con medici a diversi chilometri di distanza, non può godere di un'assistenza sanitaria veloce e puntuale. Viaggiare quando si è ammalati può essere impegnativo e richiede molto tempo, con seri rischi per la salute.
    Le tecnologie fondate sul 5G hanno il potenziale per aiutare a risolvere queste sfide. L'ascesa dello standard accelera in modo esponenziale l'ottenimento dei dati e apre a linee di comunicazione in modi completamente nuovi, sia all'interno che all'esterno delle mura dell'ospedale. Di fatto, il 5G cambierà il modo in cui gli operatori sanitari condividono le informazioni critiche tra di loro e tra loro e i pazienti, molti dei quali sono attualmente lasciati senza servizi, perché lontani fisicamente dal luogo di supporto. Pervasiva e wireless, la rete, secondo IHS Markit, sosterrà 22,3 milioni di nuovi posti di lavoro, tale da generare un mercato di circa 534,3 miliardi di dollari, entro il 2025.
    La primavera del 2020 ha dato alla telemedicina il suo più grande test, con valanghe di persone che si sono rivolte a piattaforme online per cercare cure a fronte del lockdown e del distanziamento sociale. Un recente sondaggio di Sage Growth e Black Book Market Research ha riscontrato una soddisfazione significativa (78%) nei servizi di telemedicina. Il 43% del campione intervistato ha affermato di ritenere il surrogato digitale efficace quanto una visita dal medico, con il 31% che lo ha considerato persino migliore. E questo, senza nemmeno i vantaggi offerti dal 5G. Eppure, all'orizzonte si intravedono già le prime applicazioni concrete "5G ready".
    L'aggiunta di una rete 5G ad alta velocità alle architetture esistenti può aiutare a trasferire in modo rapido e affidabile enormi archivi di dati, come risonanze e immagini mediche, tali da migliorare sia l'accesso alle cure che la qualità delle cure stese. In media, si parla anche di 1 GB di informazioni per paziente, dunque è chiaro che con il passare del tempo, i database cresceranno ulteriormente. Con una latenza azzerata e tempi drasticamente ridotti, confrontare ed etichettare risonanze e referti non solo sarà possibile ma estremamente utile alla ricerca.
    Se a ciò affianchiamo gli sviluppi avuti nel campo dell'intelligenza artificiale, la situazione si fa ancora più interessante. Molte funzioni sanitarie chiave stanno iniziando a utilizzare l'intelligenza artificiale (IA) per determinare potenziali diagnosi e decidere il miglior piano di trattamento per un paziente specifico. Inoltre, l'IA può aiutare a prevedere quali pazienti hanno maggiori probabilità di avere complicazioni postoperatorie, consentendo ai sistemi sanitari di fornire interventi precoci quando necessario. Ma c'è bisogno del 5G: grandi quantità di dati necessarie per l'apprendimento rapido in tempo reale richiedono reti estremamente affidabili e con larghezza di banda elevata. Inoltre, i provider spesso hanno bisogno di accedere ai dati dai propri dispositivi mobili.
    Passando alle reti 5G, le organizzazioni sanitarie avranno l'opportunità di usare gli strumenti di intelligenza artificiale di cui hanno bisogno per fornire la migliore assistenza possibile, ovunque si trovino, in ospedale, a casa o in clinica.
    Infine, utilizzando soluzioni indossabili, braccialetti o smartwatch (ossia l'Internet delle Cose), medici e specialisti possono monitorare i pazienti e raccogliere dati per migliorare l'assistenza personalizzata e preventiva. Stando ad un recente sondaggio di Anthem, l'86% dei medici concorda che i dispositivi indossabili aumentano il coinvolgimento dei pazienti con la propria salute. Abilitando tutte queste tecnologie attraverso il 5G, i sistemi sanitari mirano ad incentivare la qualità dell'esperienza del paziente, riducendo i costi per le cure e aumentando l'aspettativa verso l'ottenimento di un buon servizio. (ANSA).
   

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