“Milano ha intrapreso un percorso di trasformazione digitale che guarda alla società civica, al valore concreto delle innovazioni per il cittadini. Lavoro agile e smart city è un binomio possibile”. Cristina Tajani, Assessora alle Politiche del lavoro, Attività produttive, Commercio e Risorse del Comune di Milano, ha raccontato alla Milano Digital Week alcuni progetti con i quali l’amministrazione pubblica del capoluogo lombardo intende innovare il rapporto tra pubblico e privato.
“Solo un dialogo costruttivo tra le parti, in questa fase di emergenza, può far evolvere il tessuto urbano, portando a risultati tangibili, che creino innovazione e inclusione”. Milano fa parte del network ‘C40 Cities’, rete globale che mira a trasformare le metropoli in aree policentriche, basate sul concetto dei 15 minuti.
“Vuol dire poter offrire ai cittadini qualsiasi tipologia di servizio nei limiti di spostamento di un quarto d’ora, a piedi o in bicicletta”. Questo si inserisce nell’iniziativa di lavoro da vicinato che ha già permesso al Comune, in accordo con Assolombarda, di far lavorare tanti dipendenti pubblici, in sicurezza, da postazioni vicine alla propria abitazione. Le città sono un luogo di ripartenza anche per il Presidente del Fondo Nazionale per l'Innovazione, Francesca Bria.
“Le trasformazioni strutturali dell’economia e della società, guidate dalla transizione ecologica e digitale, non devono essere fine a sé stesse. Il piano Next Generation EU ci da la possibilità di effettuare aggiornamenti concreti alla banda larga, da garantire come diritto. Non bisogna perdere l’occasione di innovare economia e società con strumenti come il cloud e il 5G, tecnologie di punta per il futuro. Non c’è solo un divario territoriale da colmare ma anche di genere. Possiamo uscire dall’emergenza con un coinvolgimento attivo della società, mettendo al centro della rivoluzione digitale le persone”.
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