Guala Closures,con 5mln tappi connessi spinge su innovazione

(ANSA) - MILANO, 25 GEN - Con 5 milioni di tappi 'connessi' con tecnologia Nfc su bottiglie di vino e superalcolici, Guala Closures conquista il primato a livello mondiale, "almeno nel mondo occidentale", nella consapevolezza che "c'è un mercato potenziale enorme". Così la multinazionale italiana dei tappi va avanti nella sua costante attività di ricerca e sviluppo, in cui investe circa il 2-3% del fatturato, concentrandosi soprattutto sull'innovazione tecnologica. A spiegarlo è il direttore Innovazione e Tecnologia di Guala Closures, Piero Cavigliasso, dal centro R&D lussemburghese dedicato alle nuove tecnologie con un budget di 2,5 milioni all'anno, che si aggiunge a quello degli altri quattro centri, tra Regno Unito, Messico, Ucraina e il più grande in Italia, a Spinetta Marengo (AL). Dall'anti-contraffazione a un maggior coinvolgimento del consumatore, fino alla logistica 4.0: sono alcuni dei principali vantaggi delle chiusure connesse dotate di tecnologia Nfc, che consente - attraverso un 'tocco' del tappo con lo smartphone - di accedere al mondo del brand (informazioni sul prodotto, ricette, promozioni, social media). Dal primo lancio negli Stati Uniti a metà 2019 con le bottiglie di Malibù, i tappi connessi hanno esordito nel mondo del vino con la californiana Böen, per arrivare nel 2020 alla cantina italiana Vigneti Massa di Tortona (Alessandria). Ci sono poi i whiskey Jameson e Ballantine's. Oggi il mercato di riferimento per queste chiusure high-tech resta quello statunitense, con uno sguardo volto sicuramente all'Europa, in particolare all'Italia, dove "abbiamo in corso trattative nel mondo del vino e degli alcolici, sia con realtà piccole sia con gruppi più importanti", spiega Cavigliasso. Sul fronte tecnologico Guala Closures sta lavorando sulla tecnologia QR Code e punta al 2021 per il primo lancio di tappi dotati di questa tecnologia che "si rivela molto efficace anche per le chiusure sostenibili". La sostenibilità è infatti un altro pilastro della strategia del gruppo, che recentemente ha lanciato una linea di chiusure sostenibili per spirits, vino, acqua e olio d'oliva. Con quasi 5 mila dipendenti e 30 stabilimenti produttivi nel mondo, Guala Closures vende circa 20 miliardi di chiusure per superalcolici, vini e bevande all'anno, per un fatturato 2019 di 607 milioni di euro. (ANSA).