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Federmacchine, 2020 da dimenticare ma ripresa nel 2021

consumo interno -22,6%,Transizione 4.0 sostiene recupero

Redazione ANSA MILANO
(ANSA) - MILANO, 02 FEB - Dopo un 2020 "da dimenticare", con cali a doppia cifra per tutti i principali indicatori economici, l'industria italiana costruttrice di beni strumentali è pronta per la ripresa, attesa già quest'anno. E' quanto emerge dalle rilevazioni effettuate a gennaio dal gruppo statistiche Federmacchine. Nel 2020, il fatturato dell'industria italiana di settore è sceso a 39.674 milioni di euro, in calo del 17,9% rispetto al 2019. A pesare è sia la riduzione dell'export (-15,9%), a 27.177 milioni, sia il calo delle consegne dei costruttori italiani sul mercato interno (-21,8%) a 12.497 milioni di euro. L'effetto della pandemia "è apparso particolarmente pesante sull'andamento del consumo interno - spiega la Federazione -, che ha registrato un crollo del 22,6%, attestandosi a 19.826 milioni". Di conseguenza, anche le importazioni sono diminuite (-23,9%, a 7,3 miliardi). Quest'anno, secondo le previsioni di Federmacchine, il fatturato tornerà a crescere, recuperando però solo in parte il terreno perso, con un incremento atteso dell'8,9% rispetto all'anno precedente a 43.200 milioni. Il parziale recupero sarà determinato dall'export, atteso in crescita dell'8% a 29.349 milioni, ma anche dalle consegne dei costruttori italiani (+10,8%) che raggiungeranno i 13.850 milioni di euro. "Il consumo italiano di beni strumentali, sostenuto anche dagli incentivi fiscali previsti dal piano Transizione 4.0 - secondo Federmacchine -, salirà a 22.279 milioni di euro, il 12,4% in più rispetto al 2020", trainando non solo le consegne dei costruttori ma anche le importazioni (+15% a 8.429 milioni). (ANSA).
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