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Manifattura perde 13% imprese attive in Italia in 10 anni

Studio Temporary Manager, terzo trimestre 2020 chiude a 475.405

Redazione ANSA MILANO
(ANSA) - MILANO, 19 NOV - L'industria manifatturiera italiana ha perso negli ultimi dieci anni il 13% di imprese attive (-14,8% al Nord) e la pandemia da Covid-19 "potrebbe ulteriormente impattare" su questa situazione di crisi. E' quanto mette in evidenza un'analisi di Studio Temporary Manager, società specializzata nei servizi di temporary management. "Le imprese italiane pagano l'assenza di un'adeguata managerialità, specie nelle pmi a conduzione familiare, che costituiscono il cuore del tessuto imprenditoriale del Paese", spiega lo studio, segnalando anche il nodo del ricambio generazionale, "a cui andrà incontro il 50% delle aziende italiane entro il 2025- Ma gli imprenditori non sono ancora pronti". Il terzo trimestre 2020 si è chiuso con 475.405 imprese attive, in calo dello 0,8% rispetto allo stesso periodo del 2019. Dal 2010 a oggi, gli unici settori in crecita sono quelli legati alla riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature (+53% di imprese attive) e anche all'industria delle bevande (+13,4%). Crolla, invece, l'industria del tabacco (-52,2%), seguita dalla fabbricazione di prodotti in legno, sughero, paglia, e materiali da intreccio (-28,8%). A livello regionale, a soffrire maggiormente sono la Puglia (-16,6%), il Piemonte (-16,5%), la Lombardia (-15,4%), la Valle d'Aosta (-15%), il Friuli-Venezia Giulia (-14,8%), la Sardegna (-14,7%) e il Veneto (-14,5%). (ANSA).
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