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Open d'Italia, vince l'inglese Ross McGowan

Batte il connazionale Laurie Canter e il belga Nicolas Colsaerts, secondi

Redazione ANSA POZZOLENGO (BRESCIA) 23 OTT

Ross McGowan il nuovo re dell'Open d'Italia che, nel 2020, parla inglese. A trionfare, allo Chervò Golf Club San Vigilio di Pozzolengo (Brescia), nella 77a edizione del torneo è il 38enne di Basildon, tifoso dell'Aston Villa, che torna al successo sull'European Tour undici anni dopo la sua prima volta (Madrid Masters 2009). Superando al fotofinish, grazie a due "miracoli" - così ha definito le magie mostrate alle buche 16 e 18 (prima un approccio in uscita dal bunker direttamente in buca e poi un birdie con un putt dalla distanza) - nel finale e con un totale di 268 (-20) colpi, la concorrenza del connazionale Laurie Canter (l'uomo dei record dei primi giri) e del belga Nicolas Colsaerts, secondi con 269 (-19). "Finalmente sono tornato - le dichiarazioni dell'inglese che alla vigilia era al 560/o posto della classifica mondiale -. E' stata una grande battaglia che mi rende orgoglioso. Ma ora è il momento di andare a bere un bel bicchiere di vino rosso e festeggiare anche a quello che il futuro mi riserverà". E' Guido Migliozzi, 22/o con 275 (-13), il migliore azzurro. Il 23enne vicentino vince il derby, all'insegna del fair play, con Francesco Laporta e Federico Maccario (entrambi 30/i con 276, -12). Che finale del "Miglio", autore del miglior parziale di giornata (65, -7), primato condiviso col norvegese Kristoffer Reitan e con i francesi Damien Perrier e Antoine Rozner. "E' stato un successo inimmaginabile, realizzato in soli due mesi, anche in una situazione così delicata e complessa. Abbiamo realizzato qualcosa d'impossibile, portando in gara anche un campione paralimpico come Tommaso Perrino. E ora l'appuntamento è al 2021 al Marco Simone di Roma, teatro della Ryder Cup 2023. La speranza, per il prossimo anno, è quella di avere due appuntamenti sull'European Tour". Franco Chimenti, presidente della Fig e vicepresidente vicario del Coni, durante la cerimonia di premiazione ha commentato così il successo dell'Open. Andato in scena a porte chiuse, nella "bolla" dell'European Tour, tra tamponi obbligatori, distanziamento sociale, protocolli rigidi da seguire con giocatori e staff chiamati a scegliersi un "partner" per tutti i pasti. Che ha mostrato solo un segnale di cedimento prima dell'ultimo round, quando Joachim Brandt Hansen (seppur negativo al test del tampone) è stato escluso dalla competizione perché il caddie, Adam Drummond, è risultato positivo al Covid. E' sfumato sul più bello il sogno vittoria di Canter che ha dominato la rassegna in lungo e in largo, a suon di primati, avvertendo poi il peso della pressione nel finale. Non è stato l'Open d'Italia di Renato Paratore, l'azzurro più atteso, che ha chiuso il torneo con un deludente 65/o posto (284, -4). Ma il fair play dei giocatori azzurri ha fatto la differenza. Con Paratore ad attendere Migliozzi dietro alla buca 18 per congratularsi e il "Miglio" che faceva il tifo per Laporta affinché scalasse posizioni. "Sono sempre al fianco dei miei amici", le dichiarazioni sincere del veneto. E ora appuntamento al 2021, quando ad ospitare il 78/o Open d'Italia sarà il Marco Simone della famiglia Biagiotti, vestito a festa (il campo sarà pronto entro febbraio) verso l'appuntamento con la storia, quello con la prima Ryder Cup italiana del 2023. Tre anni dopo Tyrrell Hatton un giocatore inglese torna a imporsi all'Open d'Italia. Con McGowan, che ama il calcio e i "Villans" ma anche il rugby, il cricket e il football americano (scoperto nel Tennessee dove s'è laureato) che succede all'austriaco Bernd Wiesberger, campione nel 2019 all'Olgiata di Roma, a cui non riesce l'impresa back-to-back (per lui sedicesimo posto finale). Secondo successo in 205 apparizioni sull'Eurotour per McGowan che fa suo anche un assegno di 160.650 euro a fronte di un montepremi complessivo di un milione. E' lui il nuovo "Sir" dell'Open d'Italia.

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