(ANSA) - UDINE, 08 APR - "Mariupol era una città con un
passato prestigioso, un presente vivo e grandi piani per il
futuro, una straordinaria vetrina della rinascita del Donbass
ucraino. Oggi è difficile trovare una famiglia che non abbia un
parente, un conoscente o un amico tra i morti causati
dall'assedio russo del 2022. Raccontare ciò che sappiamo è molto
importante". E' quanto racconta Evgeny Sosnovsky, informatico e
progettista digitale, cittadino di Mariupol, autore dell'opera
"Mariupol Diary", racconto per immagini che diventa mostra
fotografica e per la prima volta arriva in Italia dal 2 maggio
come una delle anteprime del festival vicino/lontano di Udine,
in programma a Udine dal 3 al 7 maggio.
Diventato fotoreporter nella primavera del 2014, quando
Mariupol fu attaccata per la prima volta dalle forze separatiste
filorusse, Sosnovsky è rimasto nella sua città per tutti i 65
giorni del terribile assedio della primavera 2022, documentando
gli effetti delle distruzioni.
"Mariupol Diary", nell'allestimento a cura di Michele Guerra
coprodotto da vicino/lontano con Arci-Nuovi Orizzonti e Make
Spazio espositivo, si inaugura il 2 maggio e resterà visitabile
gratuitamente fino all'11 maggio nella sede Make, proponendo 50
fotografie in bianco e nero.
"Molti di noi non vogliono nemmeno menzionare quei giorni,
quelle settimane e quei mesi - ha commentato ancora Evgeny
Sosvonsky -: cerchiamo di dimenticare, per cancellare l'orrore.
Invece è sempre importante parlarne, le nostre testimonianze
sono una prova inconfutabile dei terribili crimini militari
commessi dalla Federazione Russa contro il nostro Paese e contro
i miei concittadini". (ANSA).