(di Micol Brusaferro)
(ANSA) - TRIESTE, 09 MAR - Se non bastasse l'opportunità di
soggiornare dove vissero Johann Strauss ed Eleonora Duse, Paul
Valery e Mark Twain, e nemmeno la presenza di Rainer Maria Rilke
che dai bastioni del castello invocava gli angeli, allora a
convincere i turisti a raggiungere il Castello di Duino sarà il
riecheggiare della Dama Bianca, il fantasma che da tempo dimora
nel maniero. A picco sul mare del golfo di Trieste, il castello
risale al XIV secolo, edificato su un avamposto militare romano:
nel 2023 festeggia i venti anni di apertura al pubblico.
Una attività che la nobile famiglia proprietaria, della Torre
e Tasso, avviò il 1 Luglio 2003 e che attira un gran numero di
visitatori (60mila nel solo 2022). Da secoli l'aristocrazia ha
dovuto mettere a profitto le proprietà cimentandosi in
iniziative più prosaicamente commerciali e borghesi. E a Trieste
una borghesia illuminata e alacre ha consacrato il commercio,
facendone ragione di sviluppo, benessere e cultura.
"Era il primo luglio del 2003 quando abbiamo aperto le porte
al pubblico. All'inizio è stato un po' strano, era come se le
persone entrassero in casa all'improvviso, in uno spazio fino a
poco prima esclusivamente privato", racconta il principe Dimitri
della Torre e Tasso, primogenito di Carlo Alessandro (duca di
Castel Duino e conte di Valsassina) e di Veronique Lantz, una
schiatta da secoli nell'orbita delle grandi dinastie reali,
imparentati, tra gli altri, con i Romanov e i reali di Grecia e
Danimarca.
"In realtà la gente è stata una ricchezza, ha amato fin da
subito il castello, e tutti i visitatori sono stati sempre molto
gentili e rispettosi. Ho abitato lì fino ai 30 anni, nel 2007.
Ora ci torno una volta al mese, me ne prendo cura sempre con
grande passione".
Le altre settimane le vive in Belgio, dove risiede con la
moglie e i figli. Dimitri è un imprenditore della ristorazione,
dunque questa del castello è una impresa collaterale, ma facile
visto il fascino del luogo, del parco e il carico della Storia,
transitata da qui fino al disfacimento dell'Impero
austro-ungarico. La casata dei della Torre e Tasso si fa
risalire a Jannetto de Tassis Maestro delle Poste (Kuriemeister)
di Massimiliano I d'Asburgo dal 1490 al 1501 con sede a
Innsbruck.
"In Belgio mi occupo di un ristorante e di un'enoteca -
spiega il principe Dimitri - ma quello che mi piace è la
gestione del castello. Ora sono in corso lavori di rifacimento
delle facciate delle ali sud e ovest". Le prospettive: "Sono
ottime, anche se siamo lontani dai 70mila turisti del 2019, ma
dopo lo stop imposto dalla pandemia le cose vanno migliorando".
E il bilancio in pareggio, sebbene il costo di energia e gas
susciti incertezze. Coppie "arrivano da tutto il mondo" per
venire a stare tra grandi suggestioni sul ciglio delle alte
falesie che proseguono la Costiera triestina prima di digradare
verso Monfalcone. E la Dama Bianca? Fu lanciata in mare dal
marito geloso e trasformata in roccia diafana, il suo fantasma
aleggia ogni notte. E' di lei che chiedono nei messaggi lasciati
nel Libro degli ospiti: "C'è chi fa i complimenti per il parco,
chi ama la posizione e chi chiede del fantasma", rinfocola il
principe. "Io l'ho percepito più volte. La prima fu quando ero
ancora bambino, avevo forse 10 anni, ho sentito una presenza
correre in cerchio nella mia stanza. Poi in altre occasioni ho
sentito passi e rumore, come se qualcuno camminasse verso di
me". Non ne ha paura: "Credo sia un fantasma buono, molti si
sono spaventati avvertendo una presenza e non vedendo nessuno.
Non ha mai fatto male a nessuno". (ANSA).
ANSA/Turismo: un fantasma s'aggira nel Castello che ospitò Rilke
Il principe di Duino celebra i venti anni di attività
