Va allo scrittore spagnolo
Fernando Aramburu il Premio Crédit Agricole FriulAdria "La
storia in un romanzo 2021", riconoscimento nato dalla
collaborazione fra Fondazione Pordenonelegge e il Premio
giornalistico internazionale Marco Luchetta.
Nelle motivazioni si legge "la magistrale capacità
dell'autore di raccontare, grazie a un'alta concezione della
letteratura, le ferite ancora aperte di una società segnata da
contrapposizioni violente e terroristiche, che hanno lacerato le
intime fibre di famiglie, affetti, amori e amicizie. Forte di
una cristallina visione etica, Aramburu cerca sempre di
sviscerare la complessità dell'essere umano, in tutto ciò che lo
contraddistingue e lo costituisce, dalle ragioni dell'odio e
della morte, a quelle della vita capace di pace e di perdono".
"Al romanziere - ha osservato Fernando Aramburu - compete il
compito di affrontare nelle sue opere l'esperienza individuale
della specie umana. La sua materia prima non sono i dati
verificabili né le testimonianze di valore storiografico, per
quanto possa e forse debba servirsene, bensì la condizione
umana. Più che farsi la domanda: cosa è successo e perché?, il
romanziere deve chiedersi: come si è vissuto in un determinato
spazio e in un determinato tempo? Perciò seleziona una compagnia
di personaggi e mostra, attraverso la riflessione, le azioni e i
dialoghi, come si ripercuote la storia collettiva su ciascuno di
essi. Balzac lo disse con definitiva semplicità: 'Il romanzo è
la storia privata delle nazioni'".
Aramburu riceverà il premio dalla presidente di Credit
Agricole FriulAdria, Chiara Mio, venerdì 17 settembre alle 18 al
teatro Verdi.
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