(ANSA) - DUBAI, 16 GEN - La sostenibilità è il Dna delle
cooperative italiane, le cui buone pratiche sono state
presentate al mondo di Expo 2020 Dubai in occasione del forum
"Agricoltura, allevamento e pesca sostenibili: le migliori
pratiche innovative e digitali della cooperazione italiana ed
europea", tenutosi oggi al Padiglione Italia dell'esposizione
universale. L'evento è stato organizzato da Legacoop
Agroalimentare e Legacoop Emilia Romagna.
Le pratiche innovative delle cooperative italiane in termini
di sostenibilità sono state raccontate dagli stessi protagonisti
nel corso dell'evento, dopo i saluti di Gianmaria Balducci,
vicepresidente vicario di Legacoop Emilia-Romagna, di Ruben
Sacerdoti, responsabile Servizio Attrattività e
Internazionalizzazione della Regione Emilia Romagna, e di
Antonio Parenti, capo della Rappresentanza in Italia della
Commissione Europea. All'evento sono intervenuti in presenza e
da remoto Ramon Armengol, presidente di Cogeca; Eros Gualandi
della Cooperativa Il Raccolto; Yazen Al Kodmani, operations
manager & partner di Emirates Bio Farm e Fausto Toni di Progeo.
All'evento hanno partecipato poi Alberto Grassi di Apofruit,
Massimo Bellavista di Legacoop Agroalimentare; Mohammad Tabish,
ceo di Aqua Bridge; Valda Rondelli dell'Università di Bologna;
Simona Caselli, presidente Areflh; Giampiero Calzolari,
presidente cooperativa Granlatte e Granarolo e Marco Pedroni,
presidente di Coop Italia. A concludere l'evento è stato
Cristian Maretti, presidente di Legacoop Agroalimentare.
"Nella settimana di Expo dedicata agli Sdg dell'Onu, veniamo
a portare delle buone pratiche che sono già attivate nelle
nostre cooperative o che verranno attivate a breve", ha spiegato
Simona Caselli, capo degli affari europei di Legacoop
Agroalimentare e presidente di Areflh, l'Assemblea delle regioni
europee dell'ortofrutta. "L'agricoltura viene fatta da piccoli
produttori, quindi per far arrivare questo tipo di innovazione
che ha una complessità, c'è bisogno delle cooperative perché
altrimenti il singolo da solo non ce la fa, è fuori portata sia
dal punto di vista dell'investimento sia della preparazione
tecnica. Questo che noi testimoniamo, perché la cooperazione
agroalimentare è forte in tutto il mondo ma in Italia in
particolare.
L'evento ha presentato le innovazioni in campo sulle grandi
colture e anche nella produzione di agro energie. "Si tratta di
agricoltura di precisione dove in base ai dati raccolti dai
satelliti o droni, si riesce a risparmiare fino al 30% di acqua
e fino al 30% e forse di più di fertilizzanti ed elementi
chimici". E' stato affrontato il tema della zootecnia
precisione. "Significa precisione nella nutrizione dell'animale
- dove si arrivano a fare delle diete anche animale per animale
- sensori per monitorare che l'animale stia bene e ovviamente
tutta una serie di elementi di benessere animale, per essere
anche produttivi". Si è parlato di irrigazione di precisione
"l'acqua è già un bene scarso, e ApoFruit ci ha portato
l'esempio di irrigazione di precisione che hanno permesso in
questi anni di risparmiare enormi quantitativi di acqua". Spazio
anche al tema della pesca, con "un progetto bellissimo già
realizzato che permette di trasformare le reti da pesca dismesse
in calzini" e la presentazione dell'Atlante di pesca sostenibile
"che ha raccolto una serie di pratiche di pesca sostenibile
perché uno degli obiettivi dello sviluppo sostenibile più
difficili da raggiungere è quello dell'equilibrio dei mari".
Nel forum è stato poi raccontato l'impegno della rete europea
del dell'ortofrutta nel diffondere le buone pratiche di
sostenibilità. "Un convegno ad amplissimo spettro basato su
esperienze reali non ne vogliamo parlare solo in teoria", ha
sottolineato Caselli. "Non c'è alternativa: siamo di fronte a
una sfida che l'agricoltura credo non abbia mai avuto nella
storia. Dovremo sfamare 10 miliardi di persone nel 2050 e nel
frattempo c'è meno terra arabile e c'è il cambiamento climatico.
E' una situazione molto difficile in cui solo con l'innovazione
ce la possiamo fare". (ANSA).