(ANSA) - DUBAI, 27 NOV - Numeri alla mano, la Dubai Run la
corsa stracittadina della metropoli araba ha battuto quella più
famosa e blasonata di New York. Ovviamente non è possibile
paragonare una maratona storica con delle regole anche
stringenti per accedervi con una corsa gratuita e non
competitiva, ma il record di corridori in un momento in cui
stanno emergendo nuove varianti al Covid fa notizia.
Sono in 146 mila i partecipanti, un record per gli
organizzatori della manifestazione sportiva patrocinata dal
ministero del Turismo di Dubai, che punta a dare una immagine
della città sicura e libera dal Covid.
Dubai che vive di servizi, più che del petrolio, ha bisogno
di sfruttare al massimo il periodo che va da dicembre a
febbraio, dove si hanno temperature primaverili tendenti
all'estate, per incentivare i viaggi e fare di questi un volano
anche per l'Expo, che ha raggiunto le 5 milioni di visite in due
mesi.
La corsa era gratuita, non prevedeva un tampone o test
antigenici e la quasi totalità dei partecipanti ha corso senza
mascherina.
La corsa ha avuto un testimonial d'eccezione, lo stesso
principe ereditario di Dubai, Hamdan Al Maktoum, che ha spronato
a prendere parte alla corsa prima dell'alba per festeggiare
l'iniziativa 30x30, una sfida lanciata dalla città ai suoi
abitanti per dedicare durante il mese di novembre almeno 30
minuti al giorno, per 30 giorni, all'attività sportiva. "Let's
do it", facciamolo, aveva scritto il principe sul suo profilo
instagram da quasi 13 milioni di follower, trasformando la
Shaikh Zayed Road, a partire dal Museo del Futuro dove la corsa
è partita, in un fiume umano celeste, come il colore delle
magliette indossato dai partecipanti, alla quale hanno
partecipato anche corridori professionisti, inclusa una
selezione del team Kenyan runners.
Lo stesso principe di Dubai Hamdan, sportivo, amante delle
attività fisiche, ha corso la Dubai Run aiutando alcune famiglie
che vi hanno preso parte con le carrozzine, a portarle. A fine
corsa il principe di Dubai ha detto: "Questa incredibile
partecipazione dimostra che Dubai è una delle più grandi città
al mondo, dove vivere, lavorare e da visitare".
Tuttavia gli Emirati Arabi hanno cominciato ad introdurre
delle restrizioni per contenere l'incremento dei contagi da
Covid.
Ad Abu Dhabi è obbligatorio presentare un test molecolare
anche solo per partecipare ad una conferenza o ad un evento
pubblico, anche se di poche decine di partecipanti. Inoltre
l'autorithy per l'aviazione civile EAU e la protezione civile
emiratina per le emergenze da crisi e disastri ha annunciato la
sospensione da lunedì 29 novembre dell'ingresso nel paese da chi
proviene da Sud Africa, Namibia, Lesotho, Eswatini, Zimbabwe,
Botswana e Mozambico, e sui passeggeri in transito e in arrivo
da questi stati, inclusi quei viaggiatori che si trovavano in
questi paesi nei precedenti 14 giorni. Però da Dubai si potrà
continuare a viaggiare verso questi paesi.
Inoltre sono state adottate misure come un test molecolare
entro 48 ore, anziché le precedenti 72, e un test rapido in
aeroporto entro sei ore dal momento della partenza, oltre a
riabilitare il test molecolare all'arrivo a Dubai. (ANSA).