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L'Austria domina l'Ucraina, ora sfiderà Italia

Ultima partita in nazionale del quasi 38enne Goran Pandev

Redazione ANSA

Un gol di Baumgartner a metà del primo tempo regala all'Austria la prima qualificazione agli ottavi e complica maledettamente il cammino dell'Ucraina che a tre punti faticherà per ottenere il ripescaggio. Sarà quindi l'Austria l'avversaria dell'Italia nella sfida di sabato a Londra ed è un risultato sorprendente ma meritato quello maturato a Bucarest. Viene fuori una gara combattuta ma interpretata male dall'Ucraina, pallida controfigura di quella ammirata nelle altre due partite. Sono soprattutto i due uomini di maggior classe, Zinchenko e Malinovsyi a ciccare la gara, ma sono evanescenti anche i due attaccanti Yaremchuk e Yarmolenko. Ma se l'Ucraina è anonima il merito è dell'Austria che imposta una gara volitiva, generosa con un pressing asfissiante che toglie il fiato agli avversari. Ben coordinata in tutti i reparti l'Austria si giova del lavoro di Schlager, del senso tattico di Grillitsch e della classe di Sabitzer. Ma è tutto l'insieme che si muove da squadra e che Mancini farà bene a non sottovalutare. Lo spareggio per guadagnarsi l'Italia a Wembley è una gara ad handicap per l'Ucraina di Sheva e Tassotti. Favoriti dalla differenza-reti, da una maggiore tecnica ed esperienza individuali, gli ucraini approcciano male il confronto. Sembrano svuotati e succubi del forcing austriaco. Il tecnico Foda, di origine veneziana, si giova di una maggiore condizione fisica e dell'esperienza dello zoccolo duro della sua nazionale nella competitiva Bundesliga: Hinteregger e Dragovic sono prestanti e presenti e contengono uno Yaremchuk insolitamente arruffone. Ma è a centrocampo che l'Austria prende le misure agli avversari con un pressing continuo e vincente: Schlager chiude i varchi e lancia Baumgartner e l'ottimo Sabitzer. Finché ha fiato Alaba con la sua qualità fa la differenza, ma anche sull'altra sponda Laimer creare incursioni ficcanti. Buon per l'Ucraina che Arnautovic vive una giornata di luna storta, ma comunque gli uomini di Sheva arrivano sempre in ritardo. La qualita' di Malinovskyi e Zinchenko evapora nell'aria e i centrali difensivi Matvienko e Zabarnyi sono in perenne affanno. L'Austria lavora ai fianchi gli avversari e trova molti varchi in cui incunearsi, ma e' il gol del vantaggio al 21' che da' alla squadra di Foda la consapevolezza delle sue potenzialità. Alaba batte uno splendido corner col contagiri su cui Baungartner si avventa con tempismo precedendo il lento Zabarnyi e trafiggendo Bushchan. Invece che infuriarsi l'Ucraina si deprime ed è sempre l'Austria a menare la danza, nonostante l'uscita per infortunio dell'autore del gol. Al 29' unico spunto ucraino con bel tiro di Shaparenko che viene respinto. Ma gli austriaci spuntano da tutte le parti: al 37' spunto di Lainer e tiro respinto, poi splendido contropiede a tre tocchi. Sabitzer crea un affondo per Schopf che crossa per Arnautovic che ha tutto il tempo per intervenire ma calcia fuori mangiandosi il gol del 2-0. Sheva corre ai ripari in maniera drastica sostituendo l'evanescente Malinovskyi col talentuoso Tsygankov e cosi' sono sette i giocatori della Dinamo Kiev in nazionale. L'Ucraina comincia a premere con maggiore continuita' alla ricerca del gol che basterebbe per la qualificazione diretta. Ma l'occasione migliore dell'Ucraina e' un tentativo di autogol dello spremuto Laimer che al 16' impegna il portiere Bachman. Il ct ex milanista accentua la proiezione offensiva della squadra con l'inserimento di Marlos. Ma l'Austria riesce ad addormentare la partita ritirandosi a difendere il prezioso vantaggio mentre l'Ucraina non e' in grado di trovare lo spunto vincente e conclude in tono minore una gara che la costringe a sperare in un ripescaggio che appare molto difficile. L'Austria con merito approda per la prima volta agli ottavi di finale.

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