"L'approvazione al Parlamento
europeo del regolamento a sostegno della produzione di armi
getta una lunga ombra scura sull'Unione europea e sull'impegno
per la promozione del processo di pace in Ucraina. Purtroppo, il
nostro voto contrario non è servito a mettere un argine a questo
provvedimento folle. Scegliere di finanziare l'economia bellica
rappresenta un vero e proprio schiaffo al processo diplomatico:
oggi ci allontaniamo ancor di più dal cessate il fuoco". Così in
una nota Tiziana Beghin, capodelegazione del Movimento 5 Stelle
al Parlamento europeo.
"Sono stati respinti, tra l'altro, gli emendamenti che
chiedevano l'esclusione dell'uso dei fondi del Pnrr e del piano
Coesione per la produzione di munizioni: un'ulteriore stoccata
che rende questo testo ancora più critico. Noi sollecitiamo
l'Unione a riconsiderare questa decisione e a rafforzare
l'impegno per promuovere la pace e la sicurezza, favorendo
piuttosto il trionfo della diplomazia come strumento
fondamentale per porre fine a questa folle guerra", conclude
Beghin.
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