"Troppo spesso le istituzioni europee vengono accusate di esercitare uno scarso peso a livello politico e diplomatico" ma "negli scenari legati al conflitto, è emerso esattamente il contrario", sottolinea Picierno, evidenziando che "l'Ue è stata decisiva per mantenere una tenuta sulle questioni energetiche, sul tema dei profughi, sulla gestione del grano dei porti del Mar Nero".
"Ora - aggiunge la vicepresidente del Pe - bisogna scongiurare il rischio che, a quasi un anno dall'inizio dell'aggressione di Putin, si abbassi l'attenzione sul conflitto e che si diffonda una sorta di assuefazione. L'Ucraina non deve essere abbandonata, anzi il sostegno deve consolidarsi e rafforzarsi perché l'indebolimento di Putin è obiettivo prioritario di tutto il mondo democratico. Oltre al significato politico, la scelta dell'Unione Europea consentirà di salvare tantissime vite. Soltanto aiutandolo a difendersi si tutela il popolo ucraino, che altrimenti verrebbe sterminato dalla Russia.
Sostenere l'Ucraina significa tutelare il diritto internazionale e salvaguardare il principio fondamentale che l'integrità territoriale di uno Stato non può e non deve mai essere scalfita".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA