"Il Recovery Fund è nato per
trasformare l'economia europea, renderla più moderna,
tecnologica e verde. Non a caso il Pnrr, negoziato dal governo
italiano con Bruxelles, assegna quasi 60 miliardi di euro al
capitolo legato alla rivoluzione verde e alla transizione
sostenibile. Il governo Meloni, tuttavia, con la scusa
dell'aumento dei costi delle materie prime, vuole mettere mani
ai progetti e inserire infrastrutture fossili, come gasdotti e
rigassificatori. Questa strada è sbagliata non solo perché
verrebbero traditi gli obiettivi originari del Recovery Fund, ma
soprattutto perché si sposterebbe la nostra dipendenza
energetica dalla Russia ad altri Paesi dagli standard
democratici non troppo elevati". Lo dichiara l'europarlamentare
del M5S Laura Ferrara.
"L'Unione europea finanzia già ben 41 infrastrutture per
il gas con i fondi del Next Generation Ue e questo rischia di
vanificare gli sforzi per raggiungere la neutralità climatica
entro il 2050. Il Movimento 5 Stelle si opporrà con forza al
taglio dei fondi per la lotta ai cambiamenti climatici,
l'economia circolare e la mobilità sostenibile. Anziché puntare
sulle fonti fossili, il governo investa per trasformare il Sud
Italia nell'hub europeo delle rinnovabili", conclude.
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