"Secondo uno studio della Commissione europea, pubblicato nell'ottobre 2021, in ben 18 Paesi membri le tariffe sono definite dagli operatori con un calcolo trasparente e soggetto ai dei precisi limiti, o addirittura vengono definite dall'autorità stessa di regolamentazione. In Italia nulla di tutto questo e il risultato è che gli utenti sono costretti a pagare bollette stratosferiche. Tocca al governo intervenire, copiare il modello dei grandi Paesi europei - Francia, Germania, Olanda - riformare il settore e concedere poteri più ampi alle autorità di controllo affinché si ristabilisca il corretto funzionamento del mercato e si assicuri l'equità dei prezzi", prosegue Danzì.
"Nella sua articolata risposta la Commissaria Simon ricorda infine che la direttiva 2018/2001 garantisce il diritto ai consumatori di disconnettersi dalla rete per generare il proprio riscaldamento da fonti rinnovabili. Vanno solo compensati i costi 'i costi causati direttamente dalla disconnessione fisica' e le penali non vanno applicate. Noi abbiamo tracciato la strada, tocca adesso al governo intervenire e lo deve fare in fretta. La Meloni segua i nostri consigli così come ha fatto in occasione della riduzione dell'aliquota Iva al 5% del teleriscaldamento inserita in Manovra", conclude l'eurodeputata.
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