L'obiettivo della direttiva è "combattere il dumping sociale e salariale che è purtroppo una triste realtà in Europa", spiega Tiziana Beghin, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo. La mancanze di regole comuni infatti genera "lavoro di bassa qualità e sottopagato nei Paesi più poveri dell'Unione creando la tentazione per le imprese di delocalizzare" aggiunge Beghin.
Sui rischi legati alla dumping salariale è intervenuto al webinar anche l'ex segretario della Cgil Susanna Camusso, parlando di "concorrenza sleale esercitata a livello europeo".
Forte anche il rischio di esclusione di alcune categorie dalla direttiva, come i lavori domestici, gli operatori delle piattaforme energetiche e i lavoratori marittimi. "E' necessario fare pressioni affinché queste categorie non rimangano escluse", ha detto Camusso.
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