Il testo proposto da Bruxelles per vietare l'importazione nell'UE di determinati prodotti, come la soia, se proveniente da coltivazioni derivanti da deforestazione potrebbe essere esteso dai Ventisette ad altre materie prime e altri ecosistemi minacciati, ha affermato la Francia, puntando a un accordo tra gli Stati entro giugno.
La Commissione Europea ha presentato a metà novembre una bozza di regolamento che vieta l'importazione di semi di soia, carne bovina, olio di palma, legno, cacao e caffè, nonché di alcuni prodotti derivati ;;(pelle, mobili, ecc.), se la loro produzione proviene da terreni disboscati dopo dicembre 2020, ritenendo responsabili le società importatrici.
D'ora in poi il testo dovrà essere oggetto di colloqui tra gli Stati membri, poi con gli eurodeputati. "Avevamo bisogno di un primo riscontro, per sentire se avevamo un terreno favorevole per raggiungere" una posizione comune degli Stati membri "il più rapidamente possibile", ha spiegato il ministro francese per la Transizione ecologica Barbara Pompili. "C'è stata un'accoglienza nel complesso molto positiva, con sfumature a seconda degli Stati, ma con abbastanza materiale per poter sperare, se si lavora bene, in una posizione del Consiglio (l'organo che rappresenta gli Stati) prima della fine della presidenza francese dell'UE". (ANSA-AFP).
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