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Regioni Ue, 'Recovery non basta, servono nuove risorse

I leader locali alla Commissione: 'Lavori su entrate aggiuntive

Redazione ANSA

BRUXELLES, 01 DIC - "Il bilancio dell'Unione europea ha bisogno di nuove fonti di entrate non solo per ripagare il debito comune creato con il Recovery fund, ma anche per aumentare in modo permanente l'autonomia finanziaria dell'Unione". Lo chiedono i leader degli enti locali Ue, riuniti a Bruxelles alla plenaria del Comitato Ue delle Regioni (CoR), in un parere sulle nuove risorse proprie per il bilancio comune adottato a larga maggorianza.

I rappresentanti locali temono che le nuove risorse proprie proposte dalla Commissione europea - una minimum tax per le multinazionali, una carbon tax alla frontiera e un nuovo sistema di scambio di quote di emissione (Ets) - non saranno sufficienti per finanziare le sfide dell'Ue e ripagare il debito generato con il Recovery. "La ripresa dopo la pandemia di Covid-19, le conseguenze della guerra in Ucraina, l'impatto sociale dei prezzi elevati dell'energia dimostrano che il bilancio dell'Ue deve diventare più trasparente, flessibile e meno dipendente dai calcoli individuali degli Stati membri", ha commentato la consigliera del Consiglio dipartimentale del Finistère, Nathalie Sarrabezolles (Pse), relatrice del parere, sottolineando che "le nuove risorse proprie proposte rappresentano un primo passo verso il giusto direzione" ma "il secondo passo deve seguire nel 2023".

Le tre nuove risorse produrranno fino a 17 miliardi di euro all'anno dal 2026 al 2030, secondo le stime della Commissione europea. Una somma che, hanno avvertito i leader locali, "non sarà sufficiente" a coprire i costi di rimborso del debito del Next Generation Eu (15 miliardi di euro all'anno) né per finanziare il nuovo Fondo sociale per il clima (9,7 miliardi di euro all'anno) per mitigare l'impatto sociale della transizione verde in Europa, e fanno dunque appello a Bruxelles "a continuare senza indugio i lavori sulle proposte per nuove risorse proprie".

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