FIRENZE - "Da dopo la Brexit non c'è più nessun populista che abbia il fegato di dire che vuole uscire" dall'Europa, e "non hanno più il coraggio di dire nulla di negativo sulla Ue: il primo esempio di ciò sono i populisti italiani". Lo ha affermato Guy Verhofstadt, ex premier belga ed ex capogruppo dell'Alde a Strasburgo, parlando a margine del secondo panel dei cittadini della Conferenza sul Futuro dell'Europa, ospitato in questi giorni dall'Istituto universitario europeo di Fiesole (Firenze).
"Questo è un grande cambiamento - ha detto - perché Le Pen, Salvini, Orban, tutti questi leader populisti non hanno più il coraggio di dire che vogliono distruggere la Ue, perché dopo la Brexit la gente sa bene che è meglio stare dentro l'Unione che fuori. Questo non significa che il progetto europeo sia positivo al 100%: al contrario, percepiamo dalla discussione dei cittadini nel panel che le persone sono fortemente pro-Europa, ma molto critiche con l'Unione Europea. Non hanno la percezione che questa Ue, così come funziona oggi, realizzi il loro sogno di progetto europeo".