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Il papà di Nina, contento che il ministero lanci una riflessione

Il papà di Nina, contento che il ministero lanci una riflessione

'Le vie legali per un ricorso sono lunghe, non abbiamo tempo'

BOLOGNA, 30 marzo 2023, 16:26

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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I genitori di Nina Rosa Sorrentino, la ragazza con sindrome di Down che avrebbe voluto sostenere l'esame di maturità al Liceo Sabin di Bologna, fanno sapere di aver appreso della comunicazione del ministero dalla stampa e si riservano di leggere il documento. Il ministero dell'Istruzione ha sostanzialmente avvallato la posizione della scuola, ritenendo "congrua la decisione del Consiglio scolastico", come sottolineato dal capo dipartimento del ministero Carmela Palumbo ieri a La Vita in diretta.
    Presenteranno ricorso? "Le vie legali sarebbero lunghe - spiega il papà di Nina, Alessandro - ci vorrebbe più tempo di quanto ne abbiamo per trovare una soluzione per il futuro di nostra figlia". Oggi pomeriggio, però, i genitori hanno in programma una riunione con il gruppo di lavoro che li affianca da tre anni nella loro battaglia, tra cui l'associazione Coordown e il Ceps (Centro emiliano problemi sociali per la Trisomia 21) per valutare come proseguire.
    "Un obiettivo è stato centrato - sottolinea Alessandro Sorrentino - sono contento che il ministero abbia detto che questi casi sono motivo per future riflessioni politiche. Noi auspichiamo che dopo il clamore mediatico la politica rifletta davvero". L'altro obiettivo invece al momento resta in sospeso: "Dobbiamo concentrarci su Nina, ora è casa da scuola e anche con le associazioni vogliamo lavorare a un progetto di scuola diffusa di quartiere per lei in questi mesi, perché mantenga la socialità e continui a studiare. In attesa di capire cosa fare il prossimo anno scolastico", conclude.
   

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