Dal 1998 ad oggi abbiamo assistito all'avvento di terapie mirate, in grado di agire su obiettivi molecolari specifici, che hanno permesso di trattare patologie come la leucemia mieloide cronica e il carcinoma al seno, ma anche neoplasie difficili da curare, come alcuni tipi di sarcomi. A spigarlo, durante l'evento Talkin' Minds tenutosi a Milano, è stata Emanuela Palmerini, medico oncologo dell'Irccs Istituto Rizzoli di Bologna, inserita da Wired nella classifica delle '50 persone più influenti nel mondo. "Negli ultimi 20 anni - racconta - c'è stata una rivoluzione nella diagnosi e nelle cure, culminata nel paradigma della medicina di precisione: le terapie agnostiche o 'tumor agnostic of tumor histology' ovvero farmaci non scelti non in base al sito o organo in cui il tumore si manifesta, ma alla particolare mutazione genetica che ne condiziona la risposta".
Originaria della provincia di Urbino, mamma di un bambino di 4 anni e considerata tra i migliori ricercatori a livello mondiale nel campo dei tumori delle ossa e dei tessuti molli, Palmerini ha iniziato la sua carriera con l'arrivo a Bologna nel 1994, mentre fiorivano i primi studi sulla medicina di precisione, ovvero che tiene conto della variabilità genetica e ambientale del singolo paziente. Questa ha portato allo sviluppo dell'oncologia mutazionale, cioè incentrata sullo studio delle alterazioni genetiche responsabili dello sviluppo di una neoplasia, a prescindere dalla sua sede. Questi progressi, spiega all'ANSA, "hanno permesso di identificare nuove forme di tumori ultra-rari e difficili da curare, come alcuni tipi di sarcomi" e "sono stati determinati dal cambio di passo nella velocità del sequenziamento genico dal 2000 a oggi, passato da 2.300 basi (mattoncini che compongono il Dna) al giorno a miliardi di basi". Ciò permetterà "di disegnare studi clinici sempre più precisi, eseguendo biopsie per identificare meglio i pazienti che possano meglio rispondere a una data terapia e ridurre così l'utilizzo di farmaci inefficaci". Finora l'unico farmaco agnostico, approvato in Italia è larotrectinib per il trattamento delle neoplasie caratterizzate da fusione di geni Ntrk, "ma altri ne arriveranno a breve".