La stagione lirica 2021-22 del
Teatro Alighieri di Ravenna si inaugura il 23 ottobre alle 20.30
con un… felice naufragio, quello su 'L'isola disabitata' di
Franz Joseph Haydn, vera e propria rarità per i teatri d'opera
italiani. Un'isola come una stanza, il suo perimetro il confine
del mondo, ai suoi vertici quattro personaggi che si perdono e
si ritrovano: è il percorso immaginato per questo progetto,
curato da Fanny & Alexander e coprodotto con l'Opéra de Dijon,
da Luigi De Angelis e Nicola Valentini, rispettivamente regista
e direttore, al debutto in un'opera nella loro città.
Con la consapevolezza di quanto il libretto di Metastasio che
Haydn mise in musica per la corte degli Esterházy si presti a
riflessioni sulla solitudine e l'isolamento, la nuova produzione
esplora il sottile confine fra reale e virtuale, mentre sulla
scena scorrono immagini dell'isola siciliana di Marettimo, nelle
Egadi. "Per i romani l'insula era la casa - nota De Angelis -
In neurologia, l'insula è la parte del cervello più connessa con
l'empatia e le emozioni dolorose. Nell'opera di Haydn l'isola è
metafora di uno stato d'animo che forse, in questo momento
storico, ci riguarda da vicino. Credo che tutti proveremo a
lungo la sensazione del confinamento, dell'isolamento, del fare
i conti con un perimetro vitale limitato. Ogni esplorazione più
ampia è stata demandata all'immaginazione, alla creatività, alle
pareti per-meabili e pulsanti del sogno". Valentini dirige
l'Ensemble Dolce Concento con Jacopo Raffaele al fortepiano e le
quattro voci dei soprani Giuseppina Bridelli e Anna Maria Sarra,
del tenore Krystian Adam e del basso Christian Senn. Accanto a
De Angelis, che cura scene, luci e video oltre alla regia, c'è
Chiara Lagani per la drammaturgia e i costumi e Andrea
Argentieri come aiuto regia e video. Unica replica il 24 ottobre
alle 15.30.
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