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La cultura fa le prove generali, a Venezia riaprono i musei

Al Ducale e Correr 500 turisti, ma è apertura stop and go

di Roberto Nardi VENEZIA

VENEZIA -La cultura prova a ripartire a Venezia. Ha rotto il ghiaccio della pandemia Palazzo Ducale, riaccendendo una Piazza San Marco ancora semi-deserta, a causa delle restrizioni agli spostamenti. Ma mentre le porte del Ducale riaprivano, i caffè storici di Piazza San Marco erano ancora sbarrati. Anche un filo di acqua alta al mattino nell'area marciana, eppure nessuno si aspettava la coda di visitatori, solo veneti e residenti in città, che c'era mezz'ora prima dell'apertura. Quella che fu la dimora dei dogi, come anche il Museo Correr, i gioielli dei Musei civici in a San Marco, sono tornati a vivere però solo per 4 giorni: oggi, domani, poi lunedì e martedì prossimo, quello "grasso". Tutte giornate feriali, come previsto dal Dpcm. Quindi solo un "assaggio" di cultura, in coincidenza con il Carnevale di Venezia - quest'anno non di piazza ma solo sul web - dopo mesi di chiusura. Da mercoledì Ducale e Correr chiuderanno di nuovo. Questo ha spinto una cinquantina di veneziani a dar vita ad sit-in in piazza, con volantini intitolati "Musei Civici o musei per i turisti"? La protesta pacifica contro l'apertura a spot è stata organizzata da un consigliere comunale di opposizione Giovanni Andrea Martini, della Lista "Tutta la città insieme". "Ma i musei civici sono un'attrazione per i turisti o un servizio per i cittadini"? si sono chiesti i manifestanti. Anche se una macchina come Palazzo Ducale, tra spese e dipendenti, non può permettersi di restare aperta senza visitatori. Così si richiude. Ma se inizialmente era stato annunciata la riapertura ad aprile, oggi la presidente e la direttrice della Fondazione Musei Civici di Venezia (MUVE), Maria Cristina Gribaudi e Gabriella Belli, si sono dette ottimiste sulla possibilità di riaprire le sale già a marzo, pandemia permettendo. "I musei non sono stati aperti per i turisti, semmai per i visitatori della regione - precisa Gribaudi - è stato un segnale importante, una riapertura per veneziani e veneti, con orario prolungato. Stiamo ragionando di poter aprire, nel momento in cui il Dpcm cambierà, nei week-end anche nell'attesa della riapertura tra Regioni. E questo dovrebbe avvenire i primi giorni di marzo; inoltre il 25 dello stesso mese iniziano le celebrazioni per i 1600 anni di Venezia e noi saremo sicuramente operativi. La data del 1 aprile forse è stata un po' strumentalizzata, il sindaco l'aveva data in via precauzionale. Ho parlato con alcuni albergatori che hanno avuto prenotazioni". In questa prima giornata di riapertura sono stati 500 i visitatori in totale tra Palazzo Ducale e Correr. La Fondazione MUVE sta lavorando per ottenere fondi e partner importanti, che permettano un maggior sostegno economico, svincolandosi dalla sola entrata dei biglietti d'ingresso. "Siamo all'inizio di un anno con molte incognite per l'emergenza sanitaria - spiega Belli - ed è importantela cautela. Se non avessimo avuto il ristoro del Mibact, avremmo avuto un segnale negativo di 7 milioni di euro. Cosa succederà nel 2021? Vogliamo lasciare un patrimonio della città gestito bene". 

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