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Riapre esposizione dedicata Taddeo di Bartolo

Riapre esposizione dedicata Taddeo di Bartolo

Alla Galleria nazionale Umbria fino a fine agosto

PERUGIA, 18 maggio 2020, 14:00

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sta per riaprire al pubblico le proprie sale anche la Galleria nazionale dell'Umbria. Così, dopo la chiusura forzata a causa dell'emergenza Covid-19, torna visitabile la prima mostra monografica su Taddeo di Bartolo: l'esposizione in programma dal 28 maggio al 30 agosto presenterà ancora le 100 tavole del pittore senese "maestro del polittico".
    Oltre al normale percorso di visita del museo con sede a Palazzo dei Priori a Perugia, si potrà così tornare ad ammirare la prima ampia monografica dedicata a una delle più significative presenze artistiche dell'epoca, in patria e non solo. Da vero e proprio maestro itinerante, infatti, Taddeo di Bartolo trascorse buona parte della carriera spostandosi tra Toscana, Liguria, Umbria e Lazio al servizio di famiglie politicamente ed economicamente potenti, autorità pubbliche, grandi ordini religiosi e confraternite.
    "Riaprire le sale della Galleria - afferma il direttore, Marco Pierini - è un segnale di grande rilevanza che deve essere salutato con entusiasmo, pur nella consapevolezza che il rispetto di alcune importanti regole di fruizione sia necessario per garantire la sicurezza del pubblico e del personale della Galleria".
    Sono state già definite quindi anche le norme di fruizione con l'articolazione delle code in ingresso al fine di permettere la presenza di un solo visitatore in biglietteria/bookshop. Non è necessaria la prenotazione ma c'è l'obbligo di indossare la mascherina e sanificare le mani all'ingresso. Ai visitatori sarà misurata la temperatura tramite termoscanner. Infine, è previsto anche il contingentamento dei visitatori con numero massimo di compresenza per ogni sala.
    Curata da Gail E. Solberg, la più accreditata studiosa di Taddeo di Bartolo, la mostra sul pittore era rimasta aperta solo un giorno prima del lockdown anche per i musei. Con l'inaugurazione pubblica di sabato 7 marzo che era stata tenuta via streaming sui canali social del museo perugino a causa delle prime restrizioni nazionali per ridurre la diffusione del coronavirus.
    "Dal 28 maggio potremo pertanto consentire la visita alla mostra - prosegue Pierini - grazie alla disponibilità di tutti i prestatori che hanno confermato la presenza delle opere fino al 30 agosto. Il desiderio è che i perugini e gli umbri, in attesa che sia data la possibilità agli amanti dell'arte delle altre regioni di raggiungere Perugia, possano godere appieno, seppur con le difficoltà di accesso cui siamo stati abituati in questi mesi, della straordinaria bellezza che il 'maestro del polittico' senese ha sapientemente dosato nei suoi capolavori".
    La mostra, una "retrospettiva clamorosa e unica" come è stata definita, presenta circa cento tavole del pittore senese, in grado di ricostruire l'intera sua parabola artistica, dalla fine degli anni ottanta del Trecento, fino al 1420-1422, con prestiti provenienti da prestigiosi musei internazionali, quali il Musée des Beux-Arts di Nancy e il Szépmuvészeti Múzeum di Budapest, e con la decisiva collaborazione di enti e istituti italiani.
    Per l'occasione, come fulcro della mostra e in un ambiente che ricrea l'interno di una chiesa francescana ad aula, si potrà tornare ad ammirare l'imponente apparato figurativo, che è stato quindi ricostruito, della ormai smembrata pala di San Francesco al Prato di Perugia, di cui la Galleria nazionale dell'Umbria conserva ben 13 elementi. L'esposizione, con un percorso diviso in sette sezioni, documenta inoltre le altre tipologie di opere, come gli stendardi processionali o le piccole tavole di devozione privata, consentendo una ricostruzione quanto più completa del suo catalogo.
   

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