Sta per riaprire al pubblico le
proprie sale anche la Galleria nazionale dell'Umbria. Così, dopo
la chiusura forzata a causa dell'emergenza Covid-19, torna
visitabile la prima mostra monografica su Taddeo di Bartolo:
l'esposizione in programma dal 28 maggio al 30 agosto presenterà
ancora le 100 tavole del pittore senese "maestro del polittico".
Oltre al normale percorso di visita del museo con sede a
Palazzo dei Priori a Perugia, si potrà così tornare ad ammirare
la prima ampia monografica dedicata a una delle più
significative presenze artistiche dell'epoca, in patria e non
solo. Da vero e proprio maestro itinerante, infatti, Taddeo di
Bartolo trascorse buona parte della carriera spostandosi tra
Toscana, Liguria, Umbria e Lazio al servizio di famiglie
politicamente ed economicamente potenti, autorità pubbliche,
grandi ordini religiosi e confraternite.
"Riaprire le sale della Galleria - afferma il direttore,
Marco Pierini - è un segnale di grande rilevanza che deve essere
salutato con entusiasmo, pur nella consapevolezza che il
rispetto di alcune importanti regole di fruizione sia necessario
per garantire la sicurezza del pubblico e del personale della
Galleria".
Sono state già definite quindi anche le norme di fruizione
con l'articolazione delle code in ingresso al fine di permettere
la presenza di un solo visitatore in biglietteria/bookshop. Non
è necessaria la prenotazione ma c'è l'obbligo di indossare la
mascherina e sanificare le mani all'ingresso. Ai visitatori sarà
misurata la temperatura tramite termoscanner. Infine, è previsto
anche il contingentamento dei visitatori con numero massimo di
compresenza per ogni sala.
Curata da Gail E. Solberg, la più accreditata studiosa di
Taddeo di Bartolo, la mostra sul pittore era rimasta aperta solo
un giorno prima del lockdown anche per i musei. Con
l'inaugurazione pubblica di sabato 7 marzo che era stata tenuta
via streaming sui canali social del museo perugino a causa delle
prime restrizioni nazionali per ridurre la diffusione del
coronavirus.
"Dal 28 maggio potremo pertanto consentire la visita alla
mostra - prosegue Pierini - grazie alla disponibilità di tutti i
prestatori che hanno confermato la presenza delle opere fino al
30 agosto. Il desiderio è che i perugini e gli umbri, in attesa
che sia data la possibilità agli amanti dell'arte delle altre
regioni di raggiungere Perugia, possano godere appieno, seppur
con le difficoltà di accesso cui siamo stati abituati in questi
mesi, della straordinaria bellezza che il 'maestro del
polittico' senese ha sapientemente dosato nei suoi capolavori".
La mostra, una "retrospettiva clamorosa e unica" come è stata
definita, presenta circa cento tavole del pittore senese, in
grado di ricostruire l'intera sua parabola artistica, dalla fine
degli anni ottanta del Trecento, fino al 1420-1422, con prestiti
provenienti da prestigiosi musei internazionali, quali il Musée
des Beux-Arts di Nancy e il Szépmuvészeti Múzeum di Budapest, e
con la decisiva collaborazione di enti e istituti italiani.
Per l'occasione, come fulcro della mostra e in un ambiente
che ricrea l'interno di una chiesa francescana ad aula, si potrà
tornare ad ammirare l'imponente apparato figurativo, che è stato
quindi ricostruito, della ormai smembrata pala di San Francesco
al Prato di Perugia, di cui la Galleria nazionale dell'Umbria
conserva ben 13 elementi. L'esposizione, con un percorso diviso
in sette sezioni, documenta inoltre le altre tipologie di opere,
come gli stendardi processionali o le piccole tavole di
devozione privata, consentendo una ricostruzione quanto più
completa del suo catalogo.
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