La Sardegna nuragica, medioevale
e del 1700 alla ex Manifattura per celebrare anche in costume Sa
die de Sa Sardigna. Rievocazioni storiche dalla mattina alla
sera con attori e figuranti per ricordare la storia dell'Isola:
dalle battaglie tra guerrieri dei tempi dei nuraghi
all'investitura di un cavaliere arborense ai tempi di Mariano IV
con duello finale con le spade. Il clou in serata con la
rappresentazione della cacciata dei piemontesi da Cagliari del
28 aprile 1794 con festa finale a suon di musica e passi di
danza del ballo tondo.
La giornata è cominciata in Cattedrale con la messa cantata
celebrata dall'arcivescovo Giuseppe Baturi. Poi via al villaggio
sardo della Manifattura con banchetti didattici e mostra di
abbigliamento e armi dei diversi periodi storici con artigiani
al lavoro sui telai e nella preparazione del pane. In
esposizione ci saranno anche le armi originali del periodo della
"cacciata", sia quelle in dotazione ai sardi (cannetta sarda a
pietra focaia assemblata a Tempio-Pausania; leppa de ghinzu;
forche in ferro in dotazione ai meno abbienti dell'epoca) sia le
armi in dotazione ai piemontesi (fucile a pietra focaia con
baionetta -1790-1812; pistola di cavalleria -1770; sciabole da
dragone -fine '700; pistolone a tromba).
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