Itinerari Mediterranei, ovvero
l'ultima frontiera del turismo in Sardegna: percorsi che
connettono luoghi accomunati da fatti storici e tradizioni
consolidate, elementi naturalistici, produzioni artigianali ed
enogastronomiche, valori archeologici. Le strade da esplorare
sono molteplici e in grado di richiamare altrettante
caratteristiche iconiche dell'Isola: la via del Mare, la via dei
Giganti, la via del Mirto, la via del Surf, la via delle Fate,
la via dei Nuraghi, la via delle Piante Officinali, la via dei
Formaggi, la via dei Pozzi Sacri, e molti altri ancora. Alcuni
percorsi già esistono, altri aspettano solo di essere
riconosciuti e promossi.
Ed è in quest'ultima direzione che s'incanala la proposta di
legge del Movimento 5 stelle - primo firmatario il consigliere
regionale Roberto Li Gioi - con l'obiettivo di disciplinare e
valorizzare questi sentieri concettuali. In che modo?
Innanzitutto individuandoli in relazione al filo conduttore
tematico (culturale, religioso, storico, naturalistico,
ambientale, enogastronomico, sportivo) sul quale si intende
puntare. Il progetto di costituzione e gestione della strada
prescelta sarà presentato alla Regione da un Comitato promotore
di cui possono far parte imprese, organizzazioni, associazioni,
soggetti pubblici o privati.
L'itinerario dovrà essere identificato da un logo regionale
"cornice" e da un logo identificativo che sia graficamente in
armonia con quello regionale. Entro sessanta giorni dal
riconoscimento dell'Itinerario Mediterraneo, il Comitato
promotore si trasforma in Comitato di gestione che si occuperà,
tra le altre cose, della campagna di informazione per
valorizzare il sentiero e di presentare le domande di
contributo. I finanziamenti saranno concessi fino al 40%
dell'investimento totale e per un massimo di q40 mila euro per
la realizzazione di impianti segnaletici, info point, punti
espositivi, di degustazione e di commercializzazione. La
copertura finanziaria è di sei milioni di euro.
"Gli Itinerari Mediterranei sono una sorta di filo
immaginario - spiega Li Gioi - e costituiscono un valido
strumento per la valorizzazione dei territori della nostra
Isola. Presento questa proposta con l'auspicio che, terminato
questo difficile periodo, il settore del turismo possa tornare
ad essere il più grande volano economico della nostra Regione"
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