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Nuove scoperte durante restauro tomba romana a Cagliari

Nuove scoperte durante restauro tomba romana a Cagliari

"Tomba dei pesci" sarà visitabile dopo anni di abbandono

CAGLIARI, 29 settembre 2020, 18:15

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Una sepoltura romana del secondo secolo dC. La chiamano la "Tomba dei pesci" perché una parte è decorata con tritoni e cavallucci marini in un fondale azzurro.
    Era l'omaggio ai defunti di una nobile famiglia cagliaritana quando a Roma era imperatore Adriano o forse Antonino Pio.È in mezzo ai palazzi del quartiere cagliaritano di Sant'Avendrace.
    Ora, grazie al restauro della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna, tutti - con molta calma e cautela perché in quegli 80 metri quadri si potrà entrare uno per volta - potranno fare un salto indietro nella storia di quasi duemila anni.
    Una tomba dimenticata, ma unica. Particolare, spiega l'archeologa Giovanna Pietra, rispetto alla tipologia di tombe di quel periodo. Alcuni gradini per accedere al vano. E poi, davanti agli occhi, ecco tre nicchie. Quella di sinistra spoglia. Quella a destra con le decorazioni caratteristiche dei pesci. Il mare, d'altra parte, in linea d'aria è a poche decine di metri: ispirarsi a quel tipo di paesaggio non doveva essere difficile. Poi altre decorazioni: soprattutto spighe e motivi floreali. Probabilmente la tomba era arricchita da una statua: durante gli scavi è stata trovata una mano di marmo.
    Ma durante gli interventi sono affiorate altre testimonianze.
    Quella che sta incuriosendo di più è una lapide dedicata da un liberto al suo patrono. Anche lui liberto, ma uomo di grande prestigio: era il capo di quello che oggi si potrebbe chiamare Archivio di stato, deposito di tutti i documenti ufficiali che riguardavano la provincia di Sardegna.
    Durante gli scavi sono state trovate altre tombe, nelle prossime settimane si eseguiranno i sondaggi.
   

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