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Un tour di street art a Parco Dora a Torino

Un enorme museo urbano in uno spazio post-industriale

Amalia Angotti TORINO

TORINO - Un itinerario di street art a Torino nell'atmosfera di uno spazio post-industriale. Un percorso in un enorme museo d'arte urbana, dove writers e artisti hanno colorato ogni spazio disponibile e hanno lasciato murales di stili e modelli diversi.

Il tour di Parco Dora, che parte dalla chiesa del Santo Volto, è proposto da Sat-Street Art Tourino, progetto nato nel 2014 dall'idea di Claudia De Giorgis, laureata in Lingue e appassionata d'arte, per fare conoscere le opere di Urban Art presenti a Torino. Il progetto - tra i primi tour di street art in Italia - fa parte dal 2016 dell'associazione culturale Pigmenti che si occupa anche del festival di arte pedemontana Street Alps e della residenza d'artista missiontoart. Le murate su cui hanno lavorato 501, Graphic Surgery, Etnik e nomi internazionali della street art, variano in continuazione. Può anche capitare di trovarsi nel mezzo di una performance collettiva e vedere gli artisti all'opera. Se si carica l'app bepart si possono godere le animazioni davanti ai murales in realtà aumentata del Maua.

Sono 400.000 metri quadri, la più grande area dismessa cittadina, in buona parte riqualificata. Un tempo qui c'erano gli stabilimenti della Fiat, della Michelin e delle Officine Savigliano, dove sono nati i vagoni dell'Orient Express e la struttura metallica della guglia della Mole Antonelliana.

L'intervento di riqualificazione, iniziato nel 2004, ha fatto sì che alcune delle vecchie strutture originali della fabbrica fossero mantenute. Negli spazi verdi, che conservano elementi naturali come vasche d'acqua e giardini in pietra, c'è chi fa un pic-nic, chi gioca a calcio o a basket, chi si esercita con lo skateboard utilizzando le rampe in legno sotto un ex capannone, chi passeggia sulle passerelle, chi si porta le bombolette per dipingere. Il tour tocca anche la storica Borgata Tesso, nata nel 1877 e testimonianza della Torino operaia, oggi piccola galleria d'arte a cielo aperto con le strade acciottolate e le piccole botteghe.
    Alla fine un drink all'interno di uno spazio appena nato: Beeozanam, un community hub, spazio ibrido tra produzione e servizi. 

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