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Al Ducale di Genova in mostra le foto di Guido Rossa

Al Ducale di Genova in mostra le foto di Guido Rossa

'Anche una piccola cosa', la sensibilità dell'uomo ucciso da Br

GENOVA, 05 gennaio 2022, 12:56

Redazione ANSA

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Al Ducale di Genova in mostra le foto di Guido Rossa - RIPRODUZIONE RISERVATA

Al Ducale di Genova in mostra le foto di Guido Rossa - RIPRODUZIONE RISERVATA
Al Ducale di Genova in mostra le foto di Guido Rossa - RIPRODUZIONE RISERVATA

GENOVA - Oltre la fabbrica, oltre l'impegno politico, oltre il sindacato Guido Rossa, il sindacalista ucciso il 24 gennaio 1979 a Genova dalle Brigate Rosse, era un fotografo. Un fotografo attento, intimo, paziente. Alle immagini scattate da Rossa, che raccontano la vita di un uomo inquieto e sensibile, Palazzo Ducale di Genova dedica la mostra 'Guido Rossa fotografo: Anche in una piccola cosa', che si inaugura in Sala Liguria il 14 gennaio per concludersi il 20 febbraio.
    Curata da Gabriele D'Autilia e da Sergio Luzzatto e grazie al contributo di Sabina Rossa che ha concesso il materiale dell'archivio fotografico del padre, questa esposizione presenta circa 70 fotografie, suddivise in due capitoli che guidano il visitatore in un percorso ragionato attraverso la produzione di Guido Rossa fotografo.
    Rossa riservò alcuni momenti della sua vita alla pratica fotografica. Una pratica che gli permise di registrare pezzi di mondo con i quali cercò un silenzioso contatto di tipo affettivo. Sviluppò Il suo interesse per la fotografia a partire dall'esperienza himalayana del 1963 (era in Nepal per misurarsi con i 7 mila metri del Langtang Lirung, la catena di montagne più alte del mondo) che si tradusse nella documentazione della spedizione del Cai e in una sorta di reportage su India e Nepal.
    Le fotografie della seconda sezione, in larga parte scattate a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, sono ordinate seguendo quelli che furono i soggetti di predilezione di Rossa: i dettagli della natura e gli oggetti del lavoro, la presenza del mare vicino alla montagna, panorami e scorci di Genova e, in generale, lo spettacolo della luce nella sua terra d'adozione.
    Come pure alcuni momenti di impegno politico e sindacale. La montagna e la fotografia, pur estranee al rumore assordante di quella Storia che venne scritta in quegli anni, valgono così da completamento della vita aprendo la strada verso una dimensione del sé più compiuta che si può trovare ad altezze vertiginose o 'anche in una piccola cosa'.

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