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Pecorino Romano, 285mila quintali nella campagna 2019-2020

Pecorino Romano, 285mila quintali nella campagna 2019-2020

Maoddi, sistema in equilibrio. Ora puntiamo al mercato italiano

MACOMER, 25 gennaio 2021, 11:28

Redazione ANSA

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Pecorino Romano, 285mila quintali nella campagna 2019-2020 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Pecorino Romano, 285mila quintali nella campagna 2019-2020 - RIPRODUZIONE RISERVATA
Pecorino Romano, 285mila quintali nella campagna 2019-2020 - RIPRODUZIONE RISERVATA

MACOMER - La campagna lattiero casearia 2019-2020 ha restituito 285mila quintali di pecorino romano dop da immettere sul mercato. Di questi, 110mila quintali saranno venduti negli Usa, 55mila in Europa, 4.500 in Canada, 2.500 in Giappone, 2.000 nel resto del mondo, circa 100mila in Italia e 15mila quintali sui bandi Agea per indigenti. E se il Consorzio continuerà a curare i mercati esteri, nei prossimi mesi l'Italia sarà l'obiettivo centrale.

"La campagna si è conclusa positivamente, la produzione è stata adeguata al fabbisogno del mercato senza che si siano generate eccedenze - dice il presidente del Consorzio di tutela, Gianni Maoddi - Questo significa che il sistema è in equilibrio".

Il primo trimestre di produzione 2020-2021 (ultimo trimestre 2020) registra però un incremento della produzione pari all'81%.

"E' un dato che per il momento non ci spaventa, perché se in termini percentuali è alto, in quantità assolute rappresenta 10mila quintali in più, che in un mercato in equilibrio è una quantità gestibile - spiega Maoddi - Sono dati che vanno visti in prospettiva, vanno cioè spalmati sull'intera produzione dell'anno e non rispetto al singolo mese o trimestre.

L'incremento è dovuto prima di tutto alle condizioni climatiche particolarmente favorevoli, ma sono convinto anche che questo aumento si ridimensionerà parecchio. Anche perché - ricorda - l'inizio anticipato della produzione presuppone anche una fine anticipata".

"Non dimentichiamoci poi del lockdown che ha stravolto tutto, non solo le nostre vite professionali: quando sono iniziate le chiusure di bar, ristoranti, pizzerie, il consumo dei formaggi freschi è letteralmente crollato. A quel punto - dice il presidente del consorzio - abbiamo scelto di trasformare il latte ovino in pecorino romano. Allo stesso tempo, è aumentata la vendita nella grande distribuzione".

In ogni caso, secondo Maoddi "le giacenze di magazzino devono essere considerate una opportunità e non un limite, anzi una risorsa su cui poter contare per affrontare mercati diversi e sviluppare nuovi progetti: ovviamente, è fondamentale la programmazione finanziaria". 

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