A 20 anni dal primo caso di mucca
pazza in Italia, la bistecca Fiorentina diventa doc con
l'iscrizione nell'elenco dei prodotti agroalimentari
tradizionali (Pat) della Toscana. Lo fa sapere la Coldiretti,
nel ricordare che la scoperta dell'encefalopatia spongiforme
bovina (Bse) ha dato il via ad una serie di misure di
prevenzione che hanno portato da oltre un decennio alla
scomparsa della Bse, come anche di alcuni dei piatti tipici del
Made in Italy, dalla pajata all'ossobuco. La liberalizzazione
della bistecca, ricorda la Coldiretti, è avvenuta in due fasi, a
fine 2005 per quella ottenuta da animali sotto i 18 mesi di età,
l'altra il 23 aprile 2008 con l'estensione ai bovini fino a 30
mesi.
L'elenco Pat che comprende oggi anche la Fiorentina, spiega
la Coldiretti, comprende specialità che sono particolarmente
tradizionali e legati a un territorio e alla sua storia: dai
metodi di realizzazione, conservazione, stagionatura, creazione
che si sono consolidate e protratte nel tempo, secondo le regole
tradizionali e per un periodo non inferiore a 25 anni. Proprio
per questo à necessario che l'origine della carne sia locale. La
bistecca alla fiorentina ha una lunga tradizione ,tanto che a
fine '800 venne presentata come piatto toscano per Firenze
capitale d'Italia.
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