“La scelta di definire la propria identità ambientale non è più un’opzione. Ogni azienda deve investire concretamente parte delle sue energie per contribuire a migliorare il pianeta”. Sostenibilità è una delle parole chiave per Clai, la Cooperativa Lavoratori Agricoli Imolesi, in vetrina al Cibus di Parma. “Ogni scelta e soluzione implementata da noi è volta a favorire un rapporto più sano con l'ambiente”, ha spiegato il direttore generale Pietro D'Angeli.
A partire dall'impianto di biogas, costruito nel 2012 a fianco dello stabilimento di produzione Clai a Sasso Morelli. “Quest’impianto - ha illustrato il dg - accoglie sottoprodotti delle varie lavorazioni, liquami degli allevamenti e parte degli scarti di macellazione. Tutto materiale che dovrebbe essere buttato perché ormai privo di valore. Da noi invece 'mescolato' al mais per essere pastorizzato e poi subire un processo batterico di fermentazione, grazie al quale si genera gas che viene utilizzato per produrre energia elettrica. Oltre all’energia si genera anche calore, che viene sfruttato all’interno del salumificio Clai, nelle cui caldaie può scorrere in questo modo acqua preriscaldata".
Da pochi mesi è poi attivo nel sito Clai di Faenza il nuovo impianto di cogenerazione. "Qui viene bruciato gas per produrre energia elettrica - ha continuato D'Angeli - capitalizzando al meglio le risorse a disposizione. In ogni momento l’impianto 'capisce' quanta energia è necessaria per lo svolgimento delle diverse attività e si autoregola di conseguenza. Grazie a questa tecnologia viene prodotto anche calore, ottenuto come 'scarto di prodotto' dell’energia elettrica. Per dare un’idea del beneficio che viene garantito dall’utilizzo di questo impianto di cogenerazione, si consideri che la quantità di CO2 non immessa nell’ambiente è pari a quasi 18.000 chili all’anno”.
L'impegno sostenibile di Clai non si ferma qui. “Dai pannelli fotovoltaici a iniziative come 'A scarto zero' in collaborazione con il Comune di Imola, per promuovere comportamenti alimentari corretti, all’imminente progetto di forestazione di sei ettari su terreni di proprietà della Cooperativa a favore della nostra comunità, sviluppato in collaborazione con l’Università di Bologna, siamo attenti a non perdere nessuna occasione di fare la nostra parte per lasciare un ambiente migliore di quello che abbiamo trovato”, ha concluso il manager.
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CLAI