Per questo per Slow Food è importante intervenire nell'ambito della revisione, da parte della Commissione europea, della sua Strategia per il suolo, con l'obiettivo di raggiungere entro il 2030 la neutralità in termini di degrado del suolo. "Un obiettivo - sottolinea Messa - che dovrebbe essere sostenuto da altri elementi come il ripristino del rapporto tra suolo e microrganismi e pratiche agricole sostenibili. Inoltre, il problema ancora una volta è che questi obiettivi non sono obbligatori. L'Ue ha bisogno di un quadro dedicato e legalmente vincolante per proteggere i suoli europei dalle minacce poste dall'accaparramento delle terre, dal degrado del suolo e dalla contaminazione. Pertanto - conclude il direttore di Slow Food in Europa - la nuova Strategia per il suolo deve identificare l'agroecologia come lo strumento principale per raggiungere gran parte dei suoi obiettivi".
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