Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Nell'anno del Covid calano dell'1% i consumi di frutta e verdura

Cso, dopo record primi mesi. Spesa media per famiglia è di 458 euro (+4%)

Redazione ANSA ROMA

ROMA - Consumi in calo dell'1% per la frutta e verdura nelle tavole degli italiani nel 2020, con 6 milioni di tonnellate pari a 233 kg a famiglia. Questo, dopo un primo semestre positivo con punte di +3% dovuto alla prima ondata della pandemia. E' quanto emerge dall'Osservatorio di mercato di CSO Italy, su rilevazioni GFK. La frutta è il segmento che ha più sofferto, con volumi in calo del 3,5%, confermando il trend negativo degli ultimi due anni. Tra le specie meglio hanno fatto mele (+4%), arance (+3%), uva da tavola (+14%) e piccoli frutti (+1%), ma non angurie (-8%), clementine (-7%) e meloni (-5%).

Capitolo a parte per le drupacee, influenzate dalle gelate di inizio aprile che hanno compromesso la disponibilità sul mercato; perdono quindi il 20% le pesche, il 23% le nettarine, il 29% le albicocche, il 21% le susine e il 20% le ciliegie.

Migliore la situazione per gli ortaggi con +2%; nella top 10 ci sono patate (+11%), carote (+8%), zucchine (+1%), cipolle (+8%), finocchi (+9%), melanzane (+2%) e peperoni; segno meno, invece, per pomodori (-2%), insalate (-5%) e cavolfiori (-3%).

Sul fronte prezzi la spesa media per famiglia è di 458 euro (+4%), con la distribuzione moderna in aumento del 3% dei volumi venduti, mentre ipermercati perdono il 5%, come anche gli ambulantati e i mercati rionali (-18%); crescono, infine del 3% i fruttivendoli. Passando alle aree geografiche, nel Nord Ovest si sono concentrati il 31% degli acquisti nazionali con un calo in valore assoluto dell'1%; in crescita del 3%, invece, il Nord Est, l'area dove si acquista il 21% del totale di ortofrutta, e al Centro e Sardegna con il 24% dei volumi nazionali. Battuta d'arresto, infine per i consumi di ortofrutta biologica in calo del 2%, con la frutta che perde il 3% delle quantità a fronte di un incremento del 2% degli ortaggi.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Modifica consenso Cookie