Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Moria kiwi, colpa del caldo e della gestione del suolo

Moria kiwi, colpa del caldo e della gestione del suolo

Studio Crea pubblicata sulla rivista Frontiers

ROMA, 22 ottobre 2020, 14:09

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA
Cambiamenti climatici e una scorretta gestione potrebbero essere i fattori responsabili della moria del kiwi che sta devastando i frutteti dove l'Italia è tra i primi produttori al mondo. E' quanto emerge da uno studio del Crea con il suo centro di Ingegneria e Trasformazioni Agroalimentari e pubblicato sulla rivista internazionale Frontiers.

Sono state effettuate prove in campo in un frutteto sperimentale di kiwi, testando diverse pratiche agronomiche, in grado di influenzare le caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche del suolo per valutarne l'effetto sulla comparsa o meno dei sintomi di moria. Inoltre, analizzando la crescita delle piante, la morfologia e l'anatomia delle radici, è emersa una possibile correlazione fra l'insorgenza dei sintomi e i dati ambientali, in particolare la temperatura elevata dell'aria e del suolo.

"I nostri dati - spiega la ricercatrice Laura Bardi autrice dello studio - indicano nelle alte temperature estive tra i fattori scatenanti, in quanto causa dell'alterazione anatomica e morfologica delle radici e dell'arresto del loro sviluppo e probabilmente anche della insufficienza di ossigeno nel suolo".

Sicuramente interventi agronomici orientati a migliorare la fertilità biologica del suolo e le caratteristiche fisiche possono aiutare, così come ridurre il riscaldamento eccessivo del microambiente della pianta. L'esperta, infine ricorda che spesso gli ambienti e le tecniche di coltivazione del kiwi non tengono in considerazione i fabbisogni di questa pianta, che in natura cresce arrampicandosi con lunghe liane su altre piante, ombreggiata dalle loro chiome, in ambienti freschi e umidi, per lo più collinari o montani.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza