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Giornata del mare, addio a 4 barche su 10,Sos pesce italiano

Coldiretti, Covid ha aggravato situazione difficoltà del settore

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 10 APR - È Sos per il pescato italiano con la flotta tricolore che negli ultimi 35 anni ha perso quasi il 40% delle imbarcazioni con un impatto devastante su economia e occupazione di un settore cardine del Made in Italy, ora ulteriormente aggravato dall'emergenza Covid. Emerge da un'analisi Coldiretti-Impresapesca alla vgilia della Giornata del Mare di domani. "Gli effetti combinati dei cambiamenti climatici, delle importazioni selvagge di prodotto straniero e di una burocrazia sempre più asfissiante hanno ridotto il numero dei pescherecci italiani ad appena 12mila unità - denuncia Coldiretti - mettendo a rischio il futuro del comparto ma anche la salute dei cittadini poiché con la riduzione delle attività di pesca viene meno anche la possibilità di portare in tavola pesce Made in Italy".

"A peggiorare ulteriormente la situazione ha contribuito - spiega l'associazione - la pandemia con il crollo di oltre il 30% degli acquisti di pesce da parte della ristorazione dall'inizio dell'emergenza sanitaria, peraltro reso più pesante dalle chiusure di aprile. Ad essere premiati sono stati soprattutto i consumi di prodotto surgelato, cresciuti del 17,6% rispetto al +2,3% del pesce fresco, inferiore anche rispetto alle conserve (tonno ecc.) in salita del 5,8% e a quelli essiccati o affumicati, che guadagnano un +11,1%". Per Coldiretti alla difficoltà economiche aggravate dalla pandemia "si aggiungono quelle legate alla drastica riduzione dell'attività di pesca imposte dalla dalle normative europee e nazionali. Le giornate di effettiva operatività a mare sono scese per alcuni segmenti di flotta a poco meno di 140 di media all'anno". "Il consumo pro capite degli italiani è di circa 28 kg di pesce all'anno - conclude Coldiretti - superiore alla media europea ma decisamente basso se confrontato con quello di altri Paesi che hanno un'estensione della costa simile, come ad esempio il Portogallo, dove se ne mangiano quasi 60 kg, praticamente il doppio". (ANSA).

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