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Covid, un possibile tallone d’Achille contro le varianti

Covid, un possibile tallone d’Achille contro le varianti

È la proteina N, molto conservata, possibile bersaglio per i futuri vaccini

14 aprile 2021, 11:59

Redazione ANSA

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Trovato un possibile tallone d’Achille del virus SarsCoV2 contro le varianti (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Trovato un possibile tallone d’Achille del virus SarsCoV2 contro le varianti (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Trovato un possibile tallone d’Achille del virus SarsCoV2 contro le varianti (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Trovato un possibile tallone d’Achille contro le varianti del virus Sars-CoV-2: è una regione del suo genoma che codifica per una proteina che resta immutata in ognuna delle varianti osservate finora, e potrebbe diventare il bersaglio di futuri vaccini. È quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista Nanoscale dal gruppo dell’Università di Stato americana della Pennsylvania coordinato da Deb Kelly.

La regione genetica, spiegano gli autori dello studio, codifica per una piccola proteina del guscio protettivo del virus, la proteina N (nucleocapside) che, precisano gli esperti, è molto conservata anche in altri coronavirus, come quello della Sars e della Mers. Lo studio, grazie all’aiuto di tecniche di microscopia elettronica e di modelli al computer, dimostra che gli anticorpi di molti pazienti con Covid-19 interagiscono con questa proteina virale in siti specifici e molto conservati, rendendola un bersaglio per futuri trattamenti.

Le strategie di contrasto utilizzate finora nei vaccini contro il Covid-19 si basano soprattutto sulla cosiddetta proteina Spike, la punta della corona del virus, utilizzata per infettare le cellule umane. “A differenza della Spike - spiega Kelly - esistono, però, meno studi sulla proteina N. Futuri trattamenti progettati, invece, utilizzando questa proteina come bersaglio molecolare - conclude - potrebbero potenzialmente aiutare a eliminare i sintomi più duraturi che alcune persone sperimentano nel corso della malattia”.

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