Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Covid:D'Avino (Fadoi), in Campania cresce domanda assistenza

Covid:D'Avino (Fadoi), in Campania cresce domanda assistenza

(V. 'Fadoi,tracing tiene ma non c'e' fonte...' delle 11,31)

NAPOLI, 29 settembre 2020, 14:43

Redazione ANSA

ANSACheck

"In Campania, così come in molte regioni italiane, il trend in crescita del nuovo contagio viene imputato al rientro dalle vacanze dall'estero o da altre regioni. A livello territoriale, il nuovo contagio sta colpendo prevalentemente il napoletano ed il salernitano, ma tutte le province sono costantemente investite da nuovi casi e, in talune circostanze, cluster e mini focolai", spiega Maria D'Avino, presidente Fadoi Campania, la Federazione dei medici internisti ospedalieri.
    "In queste ore si stanno completando le attività di potenziamento di posti in terapia intensiva, mentre la domanda di assistenza ospedaliera cresce anche nelle aree interne, oltre che nei capoluoghi di provincia. Quello che ora ci dà più preoccupazione, a mio avviso, sono le patologie croniche che affollavano i nostri reparti in epoca pre-Covid o gli ospedali con reti tempo dipendenti dove i percorsi per patologia Covid vanno rimodellati e/o creati", aggiunge.
    " Nel marzo 2020 probabilmente il lockdown ha portato molti ammalati a sottovalutare sintomatologie che poi hanno procurato effetti nocivi sul loro stato di salute. Oggi si è ridotta la paura da Covid e il ricorso alle cure ospedaliere si è fatto di nuovo pressante in strutture dove non esiste la cultura delle malattie infettive e non ci sono percorsi predefiniti.
    Attualmente visto l'andamento dei contagi Covid - conclude - e la probabile persistenza del virus per un periodo di tempo non definibile, dobbiamo probabilmente sia nelle strutture Covid che in quelle no Covid individuare tempestivamente il paziente e avviarlo ad un percorso prestabilito per evitare ulteriori contagi".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza