Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Paradontite, possibili le riabilitazioni protesiche fisse

Paradontite, possibili le riabilitazioni protesiche fisse

Risponde il dott. Giacomo Piacentini della SIdP

ROMA, 26 luglio 2021, 13:27

Redazione ANSA

ANSACheck

Dott. Giacomo Piacentini - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dott. Giacomo Piacentini - RIPRODUZIONE RISERVATA
Dott. Giacomo Piacentini - RIPRODUZIONE RISERVATA

Anche nei pazienti affetti da parodontite è possibile fornire una protesi fissa, ma il successo dipende dal controllo della malattia. A fare il punto è il dottor Giacomo Piacentini. "Già negli anni 70 - afferma - alcuni autori scandinavi hanno mostrato come fosse possibile effettuare riabilitazioni protesiche fisse con risultati stabili nel tempo anche in presenza di un numero ridotto di elementi dentari e anche quando uno o più denti avessero perso in parte il supporto dei tessuti parodontali". Fondamentale per la riuscita dell'intervento una forte motivazione del paziente e una buona adesione ai protocolli di igiene orale.

"La terapia non chirurgica per il controllo del biofilm batterico, attraverso l'uso di strumenti manuali - spiega Piacentini - permette di eliminare gli accumuli di placca e tartaro presenti sulle radici dei denti, che costituiscono la causa della malattia". Nella maggior parte dei casi, soprattutto quando lo stadio della malattia rimane confinato al secondo, la terapia è sufficiente per tenere controllata la parodontite.

"Negli stadi III e IV della patologia - aggiunge - spesso è necessario ricorrere a tecniche di chirurgia parodontale per correggerei difetti presenti dopo la fase non chirurgica. Solo dopo aver intrapreso queste terapie, se il paziente si dimostra motivato e se sono stati raggiunti tutti gli obiettivi, come la chiusura delle tasche, la risoluzione dei difetti ossei e l'assenza di sanguinamento al sondaggio, è possibile effettuare la riabilitazione protesica, che permette di sostituire gli elementi mancanti". Di solito occorre attendere 6 mesi prima di poter procedere alle fasi definitive. Per risultati stabili nel tempo, è infine necessario che il paziente partecipi a un programma personalizzato di terapia di supporto e regolari controlli e sedute d 'igiene orale professionale in base al proprio profilo di rischio.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza