Un bimbo italiano su cinque ha almeno
una carie. Molto rari sono i casi di parodontite, ma la
gengivite, un disturbo che fa un po' da apripista proprio alla
malattia parodontale, ha un'altissima prevalenza tra i piccoli,
circa il 70% e oltre tra i 6 e gli undici anni.
La prevenzione dei problemi a denti e gengive inizia dalla più
tenera età ed è un percorso di crescita che accompagna quello
dei ragazzi. Parte da quando nei primi mesi di vita, erompono i
dentini e bisogna assicurarsi che siano detersi correttamente
per evitare un accumulo di placca, che è poi il fattore
scatenante delle patologie della bocca, per poi proseguire
affiancando i piccoli nell'igiene orale e facendo fare loro
visite regolari dal dentista e infine, per quanto riguarda gli
adolescenti, seguendoli nel percorso legato agli apparecchi per
i denti, che possono rendere più difficile la pulizia corretta
del cavo orale mettendo più a rischio di carie e gengiviti. A
evidenziarlo è la Sidp, Società Italiana di Parodontologia e
Implantologia, con la dottoressa Chiara Galano.
Non bisogna in questo percorso secondo l'esperta fare l'errore
di pensare che la cura dei denti da latte, che dovranno essere
cambiati, sia meno importante, e un occhio particolare va
riservato ai bambini che hanno un genitore con malattia
parodontale, perché potenzialmente potrebbero avere una
predisposizione a sviluppare a propria volta la malattia.
"Prevenzione e comunicazione sono le due chiavi di volta per
quanto riguarda i più piccoli -evidenzia la dottoressa Galano-
le regole d'oro in questa fase della vita sono legate a
un'educazione al comportamento corretto, che passa anche per il
buon esempio. Si parte dall'importanza dell'igiene orale ,
almeno due volte al giorno, da una dieta con molta frutta e
verdura e povera di zuccheri per prevenire la carie, e
dall'abitudine ad andare dal dentista con regolarità per
controlli periodici (in pandemia possono essere utili anche
teleconsulti e altre forme di comunicazione via cellulare). Di
solito il vantaggio è che questi comportamenti acquisiti si
portano avanti nella crescita". I segnali a cui prestare
attenzione nei bambini sono il sanguinamento delle gengive,
l'edema, cioè una gengiva che diventa gonfia e il cambio di
colore da rosa chiaro a rosso.
"In particolari casi in cui si è figli di genitori che hanno la
malattia parodontale -aggiunge Galano- potenzialmente potrebbe
esserci una predisposizione, una propensione a sviluppare a
propria volta la malattia. Ad oggi non esistono test genetici
che permettano a monte di diagnosticare una problematica futura
; ciò su cui invece si può lavorare è la prevenzione, che passa
appunto per igiene, sana alimentazione, controlli e nell'età
tardo adolescenziale e adulta dall'evitare che il paziente inizi
a fumare".
Proprio gli adolescenti sono una categoria importante su cui
investire per la prevenzione. "Anche in questa fascia di età
registriamo un'importante prevalenza di carie e
gengiviti-conclude Galano-: il particolare periodo vissuto dai
ragazzi anche dal punto di vista ormonale può avere un riflesso
notevole sulla risposta infiammatoria dell'organismo
all'accumulo di placca. Ci sono oggi molti sistemi come app e
altre simpatiche invenzioni che rendono più 'smart ' e facile
dedicarsi all'igiene orale quando questa purtroppo ancora non
costituisce una priorità".
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