Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Pediatri famiglia, nascono meno bambini e le mamme sono iperprotettive

Convegno, in 10 anni oltre 120 mila nati in meno

Redazione ANSA ROMA

 In Italia nascono meno bimbi, negli ultimi 10 anni ci sono stati oltre 120 mila nati in meno, e le mamme sono iperprotettive. Questo il quadro tracciato in occasione del convegno "I pediatri e le sfide del nuovo millennio: denatalità e organizzazione sanitaria" organizzato dalla sezione regionale Puglia di Simpef - Sindacato medici pediatri di famiglia, al via da domani a Bari.
    Secondo il rapporto Istat presentato a fine novembre scorso, infatti, nel 2017 i bambini nati sono stati oltre 15 mila in meno rispetto al 2016 e quasi 120 mila in meno rispetto al 2008.
    Questa tendenza pare essere confermata anche nel 2018: i dati provvisori riferiti al primo semestre mostrano già 8.400 nascite in meno rispetto allo stesso periodo del 2017. Il calo della natalità in Italia sembra quindi aver assunto caratteristiche strutturali. "Indubbiamente - evidenzia Rinaldo Missaglia, segretario nazionale Simpef - l'insufficiente accessibilità agli asili nido e alle scuole materne in associazione all'assenza delle figure di sostegno extra-genitoriale, in primis i nonni, hanno contribuito in questi anni alla riduzione del tasso di natalità delle famiglie". "Questo scenario - prosegue - vede i genitori colpiti da un crescente complesso di inadeguatezza, ansia, ma anche de-responsabilizzazione, con una maggior dipendenza dalla figura del pediatra, considerato depositario dell'offerta delle prestazioni sanitarie specialistiche, qualificate, quasi immediate e a costo zero dal modello della nostra assistenza sanitaria. E' necessario introdurre misure che rafforzino la percezione di adeguatezza genitoriale, in particolare nel fornire le cure al proprio bambino. Occorre, inoltre, riformare l'organizzazione sanitaria secondo i principi di presa in carico e continuità delle cure". A queste due azioni potrebbe associarsi un'ulteriore misura che contribuisca a creare una rete della presa in carico del bambino, dalla nascita sino alla maggiore età. (ANSA)

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA