L'innovazione tecnologica dei processi produttivi non va sempre a discapito dell'occupazione. Lo dimostra l'esempio del sito produttivo di Janssen a Latina, dove negli ultimi anni sono più che raddoppiate le persone che lavorano e, allo stesso tempo, è partito un processo basato sull'automazione della produzione. Qui hanno fatto visita il ministro della Salute Roberto Speranza e il sindaco di Latina Damiano Coletta.
"Nello stabilimento di Latina siamo passati in quattro anni da 320 a 770 dipendenti, di cui il 53% sono laureati e il 47% sono diplomati, con una grande crescita delle competenze professionali", spiega Massimo Scaccabarozzi, presidente e amministratore delegato di Janssen Italia, la divisione farmaceutica di Johnson & Johnson, che conta in Italia nel complesso circa 1500 dipendenti. "Produciamo - prosegue, Scaccabarozzi - farmaci innovativi salvavita, come quelli per i tumori del sangue e per il trattamento delle malattie infettive come Hiv e Epatite C. Abbiamo una produzione estremamente innovativa, i cui risultati arrivano ai pazienti di tutto il modo".
L'investimento sul personale e sull'innovazione sono stati due elementi per il lancio di un'iniziativa che consente a tutti i dipendenti di Janssen di presentare nuove idee, finanziabili e implementabili previa valutazione del comitato esecutivo. In 3 anni, il progetto ha visto la candidatura di oltre 370 nuove proposte e diverse sono state implementate, tra queste, il controllo da remoto del processo produttivo tramite smartwatch.
In collaborazione con:
Janssen