Sono infiammazione e fibrosi gli obiettivi fondamentali della ricerca di Galapagos, biotech belga che è appena sbarcata anche in Italia, che ha già portato all'individuazione di un farmaco per l'artrite reumatoide e allo sviluppo di almeno altre 30 molecole. La ricerca della compagnia è stata descritta durante il convegno "Galapagos parla italiano: la ricerca biotech di avanguardia sviluppa innovazione in Italia".
"Entrambi questi processi sottendono allo sviluppo di moltissime malattie diverse, e sono ancora oggi solo parzialmente compresi - ha spiegato Daniele D'Ambrosio, Head of Clinical Research Galapagos -. Le conoscenze accumulate in questi 20 anni di ricerca ci hanno consentito di arrivare all'individuazione di una molecola che agisce sull'infiammazione, filgotinib, che grazie alla partnership con Gilead è ora un farmaco indicato nella terapia dell'artrite reumatoide. Sul fronte della fibrosi, invece, abbiamo individuato un enzima bersaglio, "autotaxin" la cui inibizione, attraverso una molecola denominata ziritaxestat, ha mostrato attività anti-fibrotica. Il nostro approccio è focalizzarci sui pazienti per innovazioni che cambino il decorso della malattia, e non si limitino a curare i sintomi. La nostra ricerca parte dal paziente, o meglio dalle cellule dei pazienti. Grazie a una tecnologia proprietaria siamo in grado di analizzare diverse tipologie cellulari e di testarle per migliaia di differenti 'bersagli'. Una volta individuato quello più promettente passiamo rapidamente a produrre una molecola che attacca il bersaglio e altrettanto celermente alla clinica".
La medicina traslazionale, ha sottolineato durante il convegno Luisa Minghetti, esperta dell'Iss, è un approccio 'from bench to bedside' e ritorno, in cui le innovazioni vengono portate al letto dei pazienti. "Iniziative strategiche per la medicina traslazionale sono un bisogno nazionale e internazionale - ha spiegato -. Il piano per la ricerca varato in Italia afferma che è necessario creare un procesos virtuoso di contaminazione tra ricerca pubblica e mondo produttivo".
In Italia molti ricercatori lavorano sull'innovazione, ha spiegato Armando Cirillo, consulente del ministero della Salute. "Noi sulla ricerca e innovazione dobbiamo investire con forza - ha sottolineato -. Solo così possiamo migliorare le cure e le prestazioni".
"Anche l'esperienza del Covid, ha sottolineato l'epidemiologo Gianni Tognoni, sta insegnando che le reti sono indispensabili. "Bisogna passare da una ricerca 'sintomatica' a una ricerca per cause di malattia - ha affermato -. Il Covid lo dimostra, siamo ancora a mani vuote anche se tutti fanno ricerca su questa malattia perchè non sanno fare rete".
Nella ricerca traslazionale, ha sottolineato il segretario di Cittadinanzattiva Antonio Gaudioso, è fondamentale l'apporto dei pazienti. "Credo - ha spiegato - che un salto di qualità vada fatto per considerare i pazienti protagonisti".
(ANSA).
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Galapagos