Il settore farmaceutico italiano aumenta i propri assunti: ha una base occupazionale che dal 2014 mostra una crescita ininterrotta. Negli ultimi sei anni ha generato un incremento della base lavorativa pari al +13%. È quanto emerge dall’edizione 2021 dell’Osservatorio sul sistema dei farmaci generici realizzato dalla Società di studi economici Nomisma per Egualia.
La farmaceutica ha un elevato valore aggiunto per addetto che ha toccato quota 139mila euro nel 2020, di gran lunga superiore a quello degli altri comparti e più che doppio rispetto alla media manifatturiera (il cui valore si attesta a 58mila euro). Rispetto all’anno precedente, però, il valore aggiunto per dipendente è calato del -5,7%, frutto della contrazione del valore aggiunto da un lato e della crescita del numero degli occupati dall’altro. Tra il 2019 e il 2020 il valore aggiunto del comparto ha subito una diminuzione del 4%, interrompendo una tendenza sostanzialmente positiva dal 2014. Al 2020, nelle imprese farmaceutiche localizzate in Italia sono impiegati circa 67.000 occupati, che rappresentano l’1,7% dei lavoratori del complesso del settore manifatturiero. Nell’ultimo anno il comparto farmaceutico ha fatto segnare la crescita occupazionale più consistente tra tutti i comparti manifatturieri (+1,8%), in controtendenza con la media manifatturiera, che ha evidenziato una decrescita pari al -0,6%.
In collaborazione con:
Egualia