Regole stabili, snelle e incentivi. È questa la ricetta che il presidente di Egualia, Enrique Häusermann, lancia durante l'assemblea della stessa associazione, commentando la recente risoluzione del Parlamento europeo sulle "carenze di medicinali" in Europa, con il 40% dei farmaci commercializzati nell'Ue che proviene da Paesi terzi e che indica la volontà di raggiungere l'indipendenza europea nella produzione farmaceutica. "Sul tema della produzione è ormai chiaro quanto sia importante riportare la produzione industriale all'interno dei confini europei - spiega - Solo in questo modo sarà possibile garantire la resilienza della catena manifatturiera ed evitare carenze nella fornitura di medicinali, soprattutto in caso di crisi. Servono quindi i giusti incentivi, le minime garanzie, un quadro regolatorio stabile e snello, in una parola: un ambiente favorevole". "Dobbiamo mettere a frutto l'esperienza di questi mesi per costruire catene di approvvigionamento resilienti, quelle che abbiamo sono state messe a dura prova durante l'emergenza sanitaria - aggiunge il presidente di Egualia - Dobbiamo rendere l'industria europea del farmaco più competitiva rispetto agli altri mercati, non solo attraverso incentivi (fiscali e non) mirati ai produttori, ma anche con strumenti che possano garantire una competizione ad armi pari con i grandi hub produttivi extra-europei. Tra questi strumenti vi sono senza alcun dubbio le tecnologie in chiave Industria 4.0". "Ancor più in questo periodo emergenziale, ci si è resi conto dell'importanza delle tecnologie, necessarie per produrre in modo diverso, fabbricare nuovi prodotti, produrre in chiave 'green', in risposta ai futuri stati di allarme del Paese - continua Häusermann - In altre parole, le nostre industrie hanno bisogno di strumenti per uno sviluppo sostenibile".
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Assogenerici