Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Farmaco per il cuore rallenta malattia renale, -30% decessi

Farmaco per il cuore rallenta malattia renale, -30% decessi

In Italia 3 milioni con problemi cronici. Studio con San Martino

ROMA, 05 novembre 2022, 18:19

Redazione ANSA

ANSACheck

Farmaco per il cuore rallenta malattia renale, -30% decessi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Farmaco per il cuore rallenta malattia renale, -30% decessi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Farmaco per il cuore rallenta malattia renale, -30% decessi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Da oggi è possibile contrastare la progressione della malattia renale cronica (che in Italia conta 3 milioni di pazienti), grazie a un trattamento finora approvato solo contro il diabete e l'insufficienza cardiaca, che in Italia conta tre milioni di pazienti. Lo studio internazionale EMPA-KIDNEY, condotto dall'Università di Oxford con la partecipazione dell'IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova, centro coordinatore per l'Italia, ha dimostrato che la terapia non ha controindicazioni nei pazienti, e riduce del 28% l'avanzamento della malattia e il rischio di morte cardiovascolare. Lo studio clinico ha ricevuto lo stop anticipato per gli evidenti effetti positivi registrati dopo il trattamento e i suoi risultati sono stati appena pubblicati sull'importante rivista The New England Journal of Medicine.

    La malattia renale cronica (MRC) è una delle principali cause di mortalità a livello globale: si stima che ogni anno nel mondo ci siano almeno 5 milioni di decessi con un numero di casi in costante crescita, essendo la MRC strettamente collegata ad altre patologie metaboliche e cardiovascolari, tra cui il diabete, l'ipertensione e l'obesità.

    "Questi farmaci - dichiara Roberto Pontremoli, direttore della Clinica di Medicina Interna 2 del Policlinico San Martino, professore ordinario di Medicina Interna dell'Università di Genova e coordinatore nazionale dello studio - bloccano il funzionamento di alcune proteine renali, chiamate cotrasportatori sodio-glucosio, fondamentali per il mantenimento dei livelli ottimali di glucosio nel sangue. Le glifozine, inibendo il funzionamento di queste proteine, prevengono l'accumulo di glucosio in eccesso che viene espulso dall'organismo attraverso le urine. Il passaggio di glucosio attraverso il rene nelle urine innesca meccanismi che portano molteplici effetti protettivi sulle cellule renali". 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza