In merito ai decessi segnalati per
overdose di metadone avvenuti negli ultimi due giorni, la Asugi
(Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina), ha
precisato che "nessuna delle tre persone decedute aveva un
trattamento farmacologico con metadone in corso presso il
Dipartimento delle dipendenze", spiegando che "il metadone è un
farmaco che viene impiegato nel trattamento della dipendenza da
oppiacei e che deve essere assunto quotidianamente con un
dosaggio personalizzato".
Asugi ha anche specializzato che il metadone "di norma viene
somministrato dagli operatori sanitari presso l'ambulatorio
specialistico; può essere affidato per l'assunzione a domicilio,
in linea con la normativa in vigore, dopo una attenta
valutazione clinica e monitoraggio tossicologico, fino ad un
massimo di 30 giorni. Gli utenti sono informati e sottoscrivono
l'impegno di conservare in modo sicuro il farmaco a loro
affidato". Il metadone somministrato dal Dipartimento delle
dipendenze "proviene dalla Farmacia aziendale e viene gestito e
conservato in osservanza della normativa sugli stupefacenti, in
modo sicuro" e "nessun paziente in terapia ha mai presentato
reazioni avverse correlate al farmaco metadone somministrato".
Al contrario, secondo l'Azienda sanitaria il "metadone che
proviene dal mercato illegale non garantisce il profilo di
sicurezza necessario e richiesto per i farmaci e rappresenta un
serio pericolo per la salute". Infine, si segnala che "la
diffusione di informazioni non corrette può generare nei
pazienti attualmente in terapia e nei familiari preoccupazioni
immotivate e potenzialmente rischiose per il loro equilibrio
psicofisico".
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